Non passa giorno che in qualche parte del mondo uno dei proverbi più noti e diffusi – una mela al giorno toglie il medico di torno – non trovi nuove conferme. Di recente, attraverso una ricerca pubblicata sul Journal of Functional Foods si è saputo delle loro capacità di ridurre il livello del colesterolo cattivo e proteggere dalle malattie cardiovascolari. Qualche tempo prima uno studio aveva svelato le proprietà antitumorali delle mele. E nonostante siano note da secoli il grande contenuto di vitamina “C” e quello di fruttosio, si continua a cercarne la correlazione con le principali malattie, dal momento che il loro consumo fa solo bene all’organismo.
Le proprietà delle mele sono, tra la frutta e la verdura, quelle più studiate spesso per avvalorare conoscenze e informazioni storiche che si tramandano nei secoli. Ad esempio, già gli Egizi ne conoscevano le proprietà curative così come i Greci, dove fu portata da Alessandro Magno nel 300 A.C.
La mela è un toccasana contro diversi tipi di tumore (Istituto tumori di Genova) e aiuta a prevenire e combattere, come si diceva, le malattie cardiovascolari, grazie presenza di antiossidanti come i bioflavoinoidi. E’ stato dimostrato che mangiarla quotidianamente ha una forte azione di prevenzione dell’infarto. Le mele sono, inoltre, un concentrato di fibre, dunque utili alle funzioni intestinali. Consumata cruda, soprattutto le varietà Renetta e Annurca, sono un ottimo astringente. La pectina di cui sono ricche, tanto che la si estrae per utilizzarla come addensante naturale in marmellate e confetture, assunta con regolarità riesce a mantenere sotto controllo la glicemia. Così come riesce ad abbassare il colesterolo cattivo (LDL) ed aumentare la produzione di quello “buono” (HDL), anche in tempi relativamente brevi. I suoi benefici sulle vie respiratorie sono superiori a quelli degli agrumi.
Infine – è uno dei risultati più recenti – contiene delle sostante denominate fitonutrienti che riescono a ritardare l’insorgere di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer ed il Parkinson. Tra tutti i frutti coltivati è quella che contiene la più grande quantità di polifenoli, da 212 a 66 mg/100g a seconda delle varietà.
In cucina
Ideali da consumare come spuntino durante la giornata soprattutto per praticità e facilità di trasporto, le mele mantengono le loro proprietà anche se cotte al forno, al vapore, lessate, o addirittura fritte (le cosiddette frittelle di mele)!
E se la torta di mele è la preparazione più conosciuta al mondo, anche se con ricette che variano da Paese a Paese, non sono da meno lo strudel, la mostarda e le mele al forno alla cannella caramellate, considerate in molti Paesi addirittura un confort food, un cibo rassicurante.
Negli ultimi tempi, anche in Italia, si sta cominciando a fare uso della frutta nelle pietanze salate: la mela è impiegata infatti nelle insalate, servita negli antipasti con gocce di yogurt, ma anche nei ripieni di pasta fresca e nel risotto (quello alle mele è tipico del Trentino), oppure nelle zuppe e nelle minestre, soprattutto per i più piccoli.
Le bucce di mele si prestano molto bene anche per la preparazione di maschere di bellezza, infatti, sono molto usate per rinnovare, addolcire ed esfoliare la pelle.
Le origini: tra storia e leggenda..
Conosciuta e consumata sin dall’età della Pietra la mela è uno dei pochi alimenti che accompagna tutta la storia dell’uomo tanto da avere, in più culture e religioni, un valore fortemente simbolico. Valga per tutti la sua presenza nel giardino biblico dell’Eden.
Furono i Romani ad estenderne poi la coltura in tutto l’Impero fino al Nord Europa, tra cui la Gran Bretagna, dove ha avuto grande fortuna. E se la mela più famosa degli ultimi anni è senza dubbio quella della Apple, l’industria fondata da Steve Jobs nota per i computer Mac, gli iphone, ipod e ipad, non è da meno quella della Apple records, la casa discografica fondata dai Beatles che scelsero proprio la mela come simbolo. Per non parlare di quella caduta accidentalmente in testa ad Isaac Newton nel 1684, che lo portò a scoprire la legge della gravitazione universale. Ma la mela è stata sempre protagonista della storia, delle leggende e delle fiabe: chi non ricorda quella avvelenata offerta dalla strega a biancaneve nella storia dei fratelli Grimm resa celebre da Walt Disney. Oppure la mela d’oro offerta da Paride a Venere (che gli aveva promesso Elena) e che fece scatenare indirettamente la guerra di Troia o quelle del Giardino delle Esperidi. La mela è il simbolo della città più conosciuta la mondo, New York (la grande mela).
Tanti i significati attribuiti, nel corso della storia, alla mela, spesso anche contrapposti: rappresenta la fortuna, l’amore, la bellezza e la fecondità, la saggezza, ma anche la tentazione, la lussuria, la perdizione e l’inganno. Tra le leggende sulle mele la più nota è, senza dubbio, quella del “pomo d’Adamo”: un pezzetto di mela mangiata da Adamo gli rimase incastrata in gola, originando così la nota sporgenza a livello della laringe.
La varietà
Fra i più diffusi tipi di mela nel mondo, troviamo: le Golden Delicious, dal colore giallo, di origine americana, le Stark Red Delicious, con buccia rossa e forma leggermente allungata, le Granny Smith, australiane, di colore verde brillante e le Renette del Canada, con buccia gialla screziata di verde. E come non citare la mela cotogna, Cydonia vulgaria, originaria dell’Asia Minore, è tuttora diffusa nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo Occidentale ed in Cina. Dalla forma particolare, un ibrido tra una mela e una pera è utilizzata come ingrediente per preparare marmellate e confetture come la “cotognata” o la “mostarda cotognata”. Ma ancora, esistono le mele Fuji, Royal Gala, Satina, Imperatore, Pink Lady … la lista potrebbe continuare quasi all’infinito! Nel mondo se ne producono (e consumano) circa 70 milioni di tonnellate. L’italia è il quinto produttore mondiale solo in Italia sono presenti ben oltre mille varietà di mela, tra cui l’Annurca, coltivata in Campania, specialmente nel casertano e nel napoletano. E’ una mela di piccole dimensioni e la colorazione è rosso-striata.
A partire da metà ottobre le gustosissime mele italiane potranno essere consumate anche negli Stati Uniti! E’ il primo risultato concreto dell’intesa fitosanitaria, siglata a fine agosto 2013, per l’esportazione da parte dell’Italia di questi frutti sul mercato Usa, fino ad oggi inibita.
La Cina, che è il primo produttore al mondo è anche il Paese dove se ne consumano di più, oltre il 40% della produzione mondiale.