Come dare il benvenuto all’autunno appena arrivato? Cucinando una prelibata “boscaiola” con i funghi porcini che troviamo in tutti i mercati, o che magari abbiamo raccolto con le nostre mani durante una passeggiata fuori città.
La boscaiola è una di quelle pietanze che tutta l’Italia conosce e apprezza, tanto che non esiste una ricetta unica o ‘originale’. La più comune è fatta con i porcini, che vengono cotti in un tegame con olio e cipolla, pancetta affumicata e pomodorini pachino (o pelati), dando vita a un delizioso sughetto in cui in seguito si fa saltare la pasta. Ma le varianti sono tantissime: qualcuno aggiunge una manciata di olive nere o piselli, oppure utilizza, al posto della pancetta, una salsiccia sbriciolata o il più delicato prosciutto cotto. E c’è pure chi preferisce la versione in bianco e sostituisce i pomodori con la panna, che rende il sugo più cremoso ma copre leggermente il sapore degli altri ingredienti.
Anche la scelta dei funghi è piuttosto ‘libera’: i migliori sono i porcini o i finferli freschi, che crescendo nei boschi sono particolarmente profumati e carnosi, ma in alternativa è possibile puntare sui meno costosi champignon, o ancora sui funghi secchi. Così come quella della pasta: penne rigate o mezze maniche, tagliatelle o fettuccine fatte a mano, per un risultato ancora più gustoso, e persino gnocchi, che con la loro consistenza morbida si fondono al meglio con il condimento.
Secondo alcuni le origini di questo piatto sono da ricercare tra la Toscana e l’Emilia Romagna, le due regioni più ricche di porcini – in particolare, nel parmense si raccolgono i Funghi di Borgotaro, tutelati dal marchio IGP –, ma non esistono notizie certe al riguardo. Immancabile nei menu dei ristoranti del Centro Italia, la boscaiola è considerata a tutti gli effetti una ricetta ‘nazional-popolare’, diffusa nelle case da Nord a Sud della Penisola: buonissima e veloce da preparare, è un’ottima soluzione quando si ha voglia di qualcosa di sfizioso senza trascorrere troppo tempo ai fornelli.