Che cosa hanno in comune Tonino Guerra, Guido Cagnacci, Nino Pedretti? Una città, Santarcangelo di Romagna, che ha dato i natali ad artisti tanto diversi e che hanno consacrato attraverso il proprio talento il nome e la vocazione culturale di questa località.

Borgo medievale a Nord di Rimini, nelle prossime settimane Santarcangelo sarà al centro della scena (e del turismo) internazionale per l’edizione 2023 del più antico festival italiano dedicato alle arti della scena contemporanea.

Dal 7 al 16 luglio è in programma l’edizione estiva del Santarcangelo Festival, dieci giorni di performance, seminari, workshop che trasformano la città in una comunità di performers. Nato nel 1971 su iniziativa di Piero Patino, negli anni ha portato in scena artisti come Giorgio Gaber, Dario Fo e Franca Rame, Laurie Anderson.

Sono davvero molti gli ospiti di questa edizione 2023, fra performance creative ripetute nell’arco delle giornate, installazioni ed eventi che culminano ogni sera in Imbosco, il dopofestival di Santarcangelo. Dj italiani e internazionali si alternano in consolle, a partire dalla mezzanotte: Catu Diosis, Trinity, Brine, Hollyspleef, Bibi Seck Asian Sal, Dj Travella, Cemento Atlantico sono solo alcuni dei protagonisti, in scena in un grande campo a 800 metri dallo storico parco Baden Powell, luogo che lo ha sempre ospitato, colpito dall’alluvione di maggio.

Maggiori dettagli sugli spettacoli il programma completo del festival e le indicazioni per l’acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito www.santarcangelofestival.com

Ma questo grande evento di luglio non è l’unica attrazione di un paese che mescola l’arte e il buon vivere in un’alchimia perfetta. Costruito sul Colle di Giove e attraversato da una rete di grotte, in parte aperte al pubblico, Santarcangelo presenta una tipica struttura di borgo fortificato, con palazzi nobiliari e monumenti di fascino come la Torre nel Capannone, la Porta Cervese, la piazza delle Monache, la piazza centrale Ganganelli, con il suo arco trionfale eretto nel 1777 in onore del concittadino Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli, passato alla storia come Papa Clemente XIV. Qui si affacciano molti ristoranti e, ogni prima domenica del mese, la gente si ritrova in cerca di affari e curiosità d’altri tempi fra le bancarelle del mercatino dell’antiquariato.

Un’altra tappa irrinunciabile nella nostra giornata a Santarcangelo è la Rocca Malatesta, oggi residenza privata di Donna Marina Colonna dei Principi di Paliano, che apre al pubblico ogni domenica. Si accede attraversando un ex ponte levatoio che conduce verso il cortile. Si può visitare il rigoglioso giardino e salire attraverso una scala a chiocciola sulla cima del torrione, da cui ammirare l’ampio panorama che spazia da Rimini all’entroterra di San Marino. 

Esiste anche una Santarcangelo sotterranea che affonda le proprie radici nel Medioevo, usata dagli abitanti come rifugio salvifico contro le lunghe invasioni che periodicamente interessavano il territorio. Una sorta di città parallela, accessibile con visite guidate, composta da ben 150 grotte collegate da cunicoli e gallerie e poi diversi pozzi, 300 granai, ghiacciaie che permettevano l’accumulo di neve per la conservazione del cibo. Esistono persino luoghi di culto.

Terminata la visita e risaliti nella calura estiva della città emiliana, consigliamo un break alla Vermuteria prima di fare una capatina all’Antica Stamperia Marchi, che dal 1633 lavora, decorando, tessuti che hanno fatto la storia di questa città e al Museo Tonino Guerra, dedicato alle opere del celebre sceneggiatore di Amarcord. 

 

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