Pulcinella e Arlecchino cenavano insieme in un piattino: e se nel piatto c’era qualcosa
chissà che cena appetitosa…così scriveva Gianni Rodari in una sua celebre poesia rievocando le atmosfere carnevalesche, fra scherzi irriverenti e abbuffate generose. Ecco, allora, per i cultori di questa pazza festa, una meta imperdibile della tradizione: Venezia.
Dal 4 al 21 febbraio la città della laguna si trasforma in un immenso palcoscenico di creatività e divertimento, animato dal tema “Take your Time for the Original Signs”, un omaggio ai segni dello Zodiaco e all’emblema della Serenissima: il Leone di San Marco.
Il programma è veramente ricco e l’obiettivo degli organizzatori è quello di coinvolgere tutte le fasce d’età, spingendo veneziani e ospiti a vestirsi in maschera. Dopo la grande Opening Parade “Original Dreamers” di sabato 4 febbraio, che apre ufficialmente “Take Your Time For The Original Signs”, feste e iniziative si distribuiscono in tutta la città. Da mercoledì 8 febbraio, inoltre, aprono le iscrizioni al concorso La Maschera più Bella.
Dopo il successo dell’edizione 2022, l’Arsenale torna ad essere protagonista di uno straordinario ed emozionante spettacolo sull’acqua venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 febbraio e dal giovedì 16 febbraio al martedì 21 febbraio con due repliche giornaliere alle ore 18:30 e alle ore 21:00. L’evento porta in scena l’evoluzione dell’uomo attraverso una continua ricerca comunicativa. Dal corpo che parla ai segni ancestrali della natura, dalla necessità di un contatto con il trascendentale e i suoi simboli celesti all’esigenza di esprimere se stessi con creatività ed arte. Uno spettacolo sull’acqua che rievoca la forza degli elementi naturali: aria, acqua, terra, fuoco.
Per chi ama gli sfarzi e gli splendori di feste e i banchetti, sabato 11 e domenica 12 febbraio e dal 16 al 21 febbraio può accreditarsi all’esclusivo Dinner Show & Ball organizzato a Ca’ Vendramin Calergi. Il tema è “Original Sinners” e si accede alla serata rigorosamente indossando abiti sontuosi e maschere sofisticate, per essere subito proiettati in un’atmosfera “peccaminosa” fra prelibate libagioni e performance artistiche indimenticabili. Maggiori informazioni e acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito ufficiale del Carnevale di Venezia.
Se, poi, ci resta del tempo e durante il giorno abbiamo voglia di rivedere gli itinerari classici di questa poliedrica meta, ecco servito un percorso facile facile. Si parte, ça va sans dire, da una visita alla Basilica di San Marco, dove lasciarsi abbagliare dagli oltre 4mila metri quadri di mosaici dorati che descrivono l’Antico e il Nuovo Testamento e farsi incantare dalla possenza dei Cavalli di San Marco.
Scattata una foto della Laguna dalla cima del Campanile dell’omonima piazza, incamminiamoci senza meta fra le calli, dove è così facile perdersi, rapiti dalle meraviglie di una città che sembra un labirinto magico (tanto da disorientare anche Google maps). Se siamo fortunati, in un vicolo poco affollato, Calle Lunga Santa Maria Formosa, incontriamo una libreria speciale. Si chiama “Acqua Alta” e presenta un’ampia selezioni di libri, vecchi e nuovi, disposti all’interno di curiosi scaffali ricavati da barche, gondole, vasche, mentre le vecchie enciclopedie, che ormai non compra più nessuno, sono state trasformate in coloratissime scalinate d’arredo.
A poca distanza c’è la Scala Contarini del Bovolo, “bizzarra e leggiadra” scalinata a chiocciola (in veneziano “bovolo”) voluta da Pietro Contarini e probabilmente opera di un artigiano locale, Giovanni Candi.
Nel Sestriere di San Marco, in campo San Fantin, si possono ammirare gli sfarzi del Teatro La Fenice, due volte distrutto dalle fiamme e due volte rinato dalle sue stesse ceneri, proprio come l’uccello leggendario di cui porta il nome.
E quando arriva l’ora di uno spuntino, non indugiamo davanti ad uno dei tanti “bacari” dove degustare i “cicchetti”, deliziosi antipasti veneziani simili alle tapas spagnole, a base di baccalà mantecato, sarde in saor, verdure fritte. Consigliatissimo (almeno) un bicchiere di Spritz!