Pasqua con chi vuoi, ma nel rispetto della tradizione. Gli italiani, quando si parla di cucina, hanno un ricco patrimonio di sapori che si mescola alle usanze del territorio.  Quali sono, allora, i piatti che non possono mancare nel menu di questo giorno di festa?

Ecco la top five:

1. Agnello

In tutta Italia, il piatto forte del pranzo pasquale è l’agnello, preparato in modi diversi a seconda della regione: al forno con le patate in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Campania, con rosmarino e cipolle in Sicilia, “tartufato” in Umbria, arrosto in Liguria ed Emilia Romagna, “cacio e uova” in Molise e Abruzzo e il celebre abbacchio alla romana, cotto con vino, acciughe salate, rosmarino e aglio.

2. Uova

Fino a non molti anni fa, la mattina di Pasqua era diffusa l’usanza di portare le uova sode in chiesa per farle benedire, mangiandole poi durante il pranzo. Sebbene tale consuetudine oggi esista soltanto in alcune piccole località, le uova sode restano uno dei cibi più rappresentativi della Pasqua nella Penisola, accompagnate dai salumi.
Associato da tempi antichissimi alla vita – tanto che già egizi, fenici e persiani, in primavera, si scambiavano uova per celebrare la rinascita della natura –, con il Cristianesimo l’uovo diventa simbolo del sepolcro rimasto vuoto dopo la Resurrezione.

3. Torta Pasqualina:

Nata a Genova nel XV secolo, è una torta salata costituita da 33 sfoglie – secondo le ricette più antiche – in ricordo degli anni di Cristo, che vengono farcite con un ripieno di bietole o carciofi, prescinseua ligure (una cagliata fresca dal sapore acidulo), uova e maggiorana.

4. Casatiello

a Napoli ogni quartiere – o meglio, ogni famiglia – custodisce gelosamente la propria ricetta. Il casatiello o tortano è una torta rustica ripiena di ogni “ben di Dio” (pancetta, salame, uova sode e provolone dolce o semipiccante a seconda dei gusti). Mangiato tradizionalmente la sera del Sabato Santo, resta morbidissimo per svariati giorni grazie alla presenza della sugna nell’impasto.

5. Fave

In primavera l’Italia offre una straordinaria varietà di prodotti della terra, spesso consumati nel pranzo pasquale come contorno alla carne. In Calabria e Sardegna, ad esempio, l’agnello è servito con i carciofi; in Puglia ritroviamo i cardoncelli, lessati, soffritti in olio e aglio e insaporiti con pomodorini, una spolverata di pecorino grattugiato e uova battute.
Ancora nella Capitale e poi in tutto il Sud Italia sono immancabili le fave fresche, da mangiare con il pecorino, il salame e la pancetta.

 

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