
Sono passati 30 anni da quando Carlin Petrini ha fondato l’Arcigola, che qualche anno dopo, nel 1989, diventa Slow Food, «Movimento per la tutela e il diritto al piacere» contro la «Follia universale della fast life». Sabato 16 aprile il trentennale dell’associazione che ha cambiato il modo di vedere e pensare il cibo e l’alimentazione sarà celebrato con lo Slow Food Day, un’intensa giornata di eventi da Nord a Sud della Penisola per ripercorrere i progetti portati avanti fino ad ora e presentare le attività future all’insegna dello slogan “buono, pulito, giusto”.
Il filo rosso che unirà le 300 località coinvolte è Voler bene alla terra, un tema – che sarà anche al centro del prossimo Salone del Gusto di Torino in programma a settembre – che “evoca la semplicità dei piccoli gesti quotidiani nel rispetto dell’ambiente e di noi stessi, sostenendo e promuovendo i diritti del nostro pianeta”, fanno sapere da Slow Food. “Troppo spesso non ci rendiamo conto che noi consumatori con le nostre scelte quotidiane possiamo davvero cambiare le cose – spiega il segretario generale di Slow Food Italia Francesco Buttignol –. Quando acquistiamo un prodotto, infatti, non solo scegliamo un gusto o un prezzo, scegliamo un modo di produrre e distribuire ben preciso, che può contribuire a salvare il pianeta in cui viviamo”. Ciascuno, quindi, può fare la propria parte, per esempio acquistando cibi a chilometro zero per inquinare meno, favorendo i piccoli produttori per far crescere l’economia locale, rispettando la stagionalità di frutta e verdura per salvaguardare la propria salute e quella dell’ecosistema.
Gli eventi in giro per l’Italia
Gli eventi in giro per l’Italia
Slow Food ha scelto come luogo simbolo della giornata del 16 aprile L’Aquila, con l’inaugurazione di un mercato contadino che vuole dare un contributo al riscatto della città, a sette anni dal sisma che la distrusse. “Dopo il terremoto del 2009 gli aquilani hanno perso sia le botteghe locali del centro che il loro mercato giornaliero”, sottolinea in una nota Silvia de Paulis, della sezione Slow Food di Abruzzo e Molise. Il nuovo mercato sorge in una struttura coperta ed è stato realizzato dall’associazione insieme alla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), grazie anche a una “grande raccolta fondi”: al suo interno gli agricoltori, gli allevatori, i casari abruzzesi potranno di nuovo vendere i cibi da loro prodotti – che hanno sempre avuto un ruolo rilevante nell’economia della regione – mentre gli abitanti dell’Aquila troveranno le specialità del proprio territorio, “dagli ortaggi al vino, dal latte ai salumi, dall’olio al pane”, fino alla pasta, alla carne, al miele e ai legumi.

Nel resto della Penisola Slow Food festeggerà il suo compleanno con degustazioni, convegni, cene e visite alle cascine e regalerà a tutti i soci una bustina di semi biologici da piantare sul balcone o nell’orto. A Milano – dove l’appuntamento è in programma non sabato ma domenica 17 aprile – l’Osteria del Treno accoglierà gli ospiti a partire dalle 10 con una colazione a base di brioche fatte con lievito madre, laboratori del gusto per bambini e assaggio dei Presidi Slow Food e dei prodotti del Mercato della Terra milanese, accompagnati da birre artigianali e vini lombardi. A Pontremoli, borgo della Lunigiana in provincia di Massa Carrara, nel Parco del Ponte della Cresa si andrà alla scoperta del testo, lo strumento di origine romana utilizzato nel Centro Italia per la cottura di focacce e pani: gli allievi dei master di Slow Food per il recupero delle professioni agricole tradizionali cuoceranno per i presenti testaroli, patone su foglie di castagno e agnello di Zeri, mentre tutte le spiegazioni sull’utilizzo di questo antichissimo attrezzo saranno fornite dai soci anziani. Nella Capitale l’appuntamento è a Piazza di Spagna, con una giornata di laboratori per imparare a “scegliere un olio di qualità, a riutilizzare gli scarti e ridurre gli sprechi”, spiega Barbara Bonomi, Fiduciaria Slow Food di Roma, e una pausa golosa “a base di pane e olio, proprio come si usa fare nelle scampagnate primaverili”.
Tra gli altri eventi in calendario, a Napoli Città della Scienza ospita “Leguminapoli”, un mercato unito ad un percorso didattico rivolto a scuole e famiglie per conoscere i legumi, dai più comuni fino a quelli rari, Presidio Slow Food, mentre in Sicilia apriranno le porte le Cantine Florio di Marsala, per un’affascinante visita della tenuta, tra i tini giganti utilizzati sin dall’800 per l’affinamento del famoso liquore all’uovo, seguita dal pranzo nell’azienda Cucchiara di Salemi, per assaggiare busiate al pesto con ricotta, agnello al forno con patate, rosticciata di carni miste e ravioli di ricotta. L’elenco degli eventi organizzati in tutta Italia è disponibile all’indirizzo www.slowfood.it/slowfoodday.
30 anni in difesa della biodiversità e del piacere del cibo
30 anni in difesa della biodiversità e del piacere del cibo
Oggi presente in 150 Paesi, in questi anni Slow Food si è spesa per la salvaguardia della biodiversità e la promozione di un’agricoltura sostenibile, la diminuzione degli sprechi, la valorizzazione delle tipicità territoriali e del piacere del cibo lento, prodotto nei tempi giusti, in contrasto a quello fast che è privo di storia e di sapore. Tra le principali attività promosse dall’associazione c’è l’Arca del Gusto, un progetto nato per preservare la ricchezza del patrimonio alimentare mondiale, e la conseguente istituzione dei Presidi, cibi ‘di nicchia’ che Slow Food protegge dal rischio di estinzione: formaggi, salumi, legumi, conserve – in Italia sono oltre 200 – fortemente legati al luogo in cui nascono e prodotti da pochissimi contadini, pescatori, norcini, casari e fornai. O, ancora la rete internazionale dei Mercati della Terra, che unisce dodici Paesi nei cinque continenti – oltre all’Italia ci sono Austria, Bulgaria, India, Stati Uniti, Messico, Israele e Libano, Turchia, India, Mozambico, Isole Mauritius e Portorico –, vendendo solo cibi del posto e di stagione, favorendo il contatto diretto tra produttore e consumatore e lo sviluppo dell’economia locale.