In questo periodo sui banchi della verdura si trova facilmente il radicchio rosso di Treviso. Un ortaggio che si presenta in due varianti: precoce e tardivo. Il primo è meno pregiato, ha una foglia piuttosto larga e un sapore amarognolo.
Queste settimane sono quelle durante le quali si può trovare facilmente la versione tardiva che ha una foglia più sottile, croccante e con un sapore più delicato. Una varietà che si ottiene con una speciale procedura chiamata forzatura e imbianchimento.
Anche quest’anno si terrà La festa del radicchio rosso di Dosson, una frazione di Casier, in provincia di Treviso. Saranno allestiti stand dedicati a questo prelibato ortaggio e uno stand gastronomico dove sarà possibile assaggiare diversi piatti a base di radicchio e altri golosi piatti tipici della zona. Sarà possibile visitare il paese e partecipare alla festa dal 29 gennaio al 7 febbraio, giornate durante le quali si potrà assistere anche a numerosi spettacoli folkloristici e divertirsi a ballare sulle allegre musiche delle orchestre che accompagneranno le serate.
È grazie all’agronomo Giuseppe Benzi che il radicchio è diventato un pregiato ortaggio invernale simbolo di Treviso, è infatti colui che diede vita il 20 dicembre 1900 alla prima delle mostre che ogni anno la città di Treviso dedica ancora oggi alla rossa cicoria, proprio sotto la Loggia di piazza dei Signori.
Sono tante le leggende che spiegano perché l’origine del Radicchio di Treviso sarebbe proprio Dosson. Forse merito di uccelli che hanno trasportato e lasciato cadere il seme del nuovo ortaggio sul campanile del paese o forse di frati che hanno saputo trovare e conservare i semi e chi dice invece che si trattava di una pianta che cresceva spontanea fino a quando qualcuno non scopri che poteva trasformala in ortaggio pregiato grazie all’imbianchimento.
Di sicuro si tratta di un’insalata ottima da consumare cruda e cotta, una delle ricette più comuni prevede di utilizzare il radicchio come ingrediente per un ottimo risotto, insaporito da cubetti di pancetta rosolata o, se preferite un sapore più delicato, di prosciutto cotto.