Allo spiedo, al forno con le patate, saltato in padella con zucchine e peperoni, grigliato, al latte, alle mandorle: il pollo è tra gli alimenti più consumati dagli italiani, che lo cucinano in tantissimi modi, anche più volte a settimana, come testimonia una ricerca di Unaitalia, l’Unione nazionale delle filiere agroalimentari delle carni e delle uova. In molte case della Penisola diventa il protagonista del pasto serale, scelto soprattutto per la sua leggerezza e versatilità.
Oggi c’è un motivo in più per portarlo in tavola a cena, di cui finora pochi erano a conoscenza: il pollo è un valido alleato del sonno e gustato nelle ultime ore della giornata favorisce un riposo lungo e ristoratore. Le sue proteine sono, infatti, ricche di triptofano, un amminoacido che contribuisce alla sintesi della serotonina e della melatonina, due neurotrasmettitori importanti per il benessere psicologico: il primo combatte ansia e depressione – non a caso è universalmente noto come ‘ormone del buonumore’ – mentre il secondo, prodotto da una piccola ghiandola del cervello (l’epifisi), influenza il ritmo sonno-veglia e se carente è tra le cause dell’insonnia.
Ad affermarlo è Pietro Migliaccio, Presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione (S.i.s.a.), che consiglia il pollo anche per il suo “modestissimo contenuto di grassi (1% nel petto e 6% nella coscia)” che lo rendono facilmente digeribile. “Il consumo di pasti serali troppo abbondanti o pietanze di difficile digestione possono rendere difficoltoso il sonno. Di contro una dieta troppo povera di calorie sembra che faccia diminuire il tempo in cui si dorme profondamente”. La carne avicola risulta quindi un alimento ideale perché è nutriente – 17 grammi di proteine nell’ala e 23 nel petto per 100 grammi di prodotto – ma non appesantisce troppo l’organismo prima di andare a dormire.
Naturalmente è fondamentale fare attenzione ai condimenti, per non vanificarne gli effetti benefici: il sale, ad esempio, “a dosi eccessive può alterare il sonno in quanto può agire come eccitante della corteccia cerebrale”. Nelle ore serali è bene puntare su ricette semplici, senza rinunciare al gusto, come suggerisce il sito Vivailpollo.it di Unaitalia, che riporta tante preparazioni sfiziose: si comincia dal classico pollo al forno abbinato non solo alle patate, ma anche ai funghi, fino alla scaloppina, alle polpette aromatizzate con scorza di limone e cotte in forno, e all’insalata con pollo grigliato, pompelmo rosa e arachidi, condita con un’emulsione di succo di pompelmo, olio extravergine di oliva, sale e pepe bianco.
I cibi da evitare e quelli che favoriscono il sonno
I cibi da evitare e quelli che favoriscono il sonno
A cena meglio evitare insaccati, formaggi piccanti o molto stagionati e salsa di soia, che contengono tiramina, una sostanza che stimola la produzione di un ormone, la noradrenalina, che provoca un aumento della pressione arteriosa. Anche caffè, bibite analcoliche, the, ricchi di caffeina, hanno effetti eccitanti sul sistema nervoso e vanno quindi riservati alle ore mattutine o pomeridiane.
Tra i cibi che favoriscono il sonno, la nutrizionista Evelina Flachi, volto noto de La prova del cuoco su Raiuno, consiglia la lattuga, che racchiude “lactucario”, una sostanza dall’effetto sedativo naturale, il radicchio rosso, un’altra fonte importante di triptofano, così come i formaggi freschi, la pasta e il riso, da abbinare a verdure, legumi e condimenti non troppo elaborati.