Hanno un’età compresa tra 18 e 35 anni e una vita impegnativa, amano tenersi in forma e mangiare sano, ma non rinunciano ai piaceri della tavola. Come bere una birra in compagnia delle amiche.
È dedicata alle giovani donne appassionate della ‘bionda’ “Per me una birra”, la nuova web app lanciata da AssoBirra che propone 50 ricette raffinate e salutari abbinate ad un calice da 0,20 l, la misura più indicata per un consumo responsabile di alcool e anche la più gettonata dal pubblico femminile. Il sito www.permeunabirra.it fa parte della campagna di comunicazione “Birra io d’adoro”, promossa dall’Associazione degli Industriali della Birra e del Malto per “raccontare alle donne italiane che un consumo di birra prudente e consapevole può essere compatibile con uno stile di vita moderno, equilibrato ed attivo”, spiega il direttore Filippo Terzaghi.
Nel nostro Paese 6 ragazze su 10 bevono regolarmente birra (da una a tre volte a settimana), come rivela un’indagine condotta da NextPlora per AssoBirra su un campione di 300 donne nate tra il 1980 e il ’96. Lo fanno con moderazione – il consumo pro capite, con solo 14 litri l’anno, è il più basso d’Europa – e al tempo stesso sono attente a mangiare in maniera equilibrata (secondo quanto dichiarato dal 64% delle intervistate), a “seguire la dieta mediterranea” (54%) e a “scegliere sempre cibi molto leggeri”. Il 43% tra loro la apprezza perché si abbina bene al cibo, ma la metà ritiene – erroneamente – che faccia ingrassare (49,9%) e che sia troppo calorica (47%). E, invece, una chiara da 0,20 l apporta circa 68 calorie e non gonfia se spillata correttamente, con la schiuma compatta e alta due dita.
La ricetta della birra “traduce tutta la natura e semplicità di 4 ingredienti semplici come acqua (oltre il 90%), cereali, lievito e luppolo, che le dà il suo caratteristico gusto amaro. In più è senza coloranti o conservanti e OGM-free”, aggiunge Terzaghi. La bionda contiene inoltre polifenoli dall’azione antiossidante, che proteggono l’organismo dall’invecchiamento, e silicio, un minerale che rende le ossa più forti riducendo il rischio di osteoporosi, mentre il malto, il luppolo e il lievito racchiudono piccole quantità di vitamine del gruppo B, utili per la salute di unghie, pelle e capelli. Consumata a pasto o a ridosso di esso, come raccomanda l’Associazione, la birra è quindi un alimento che si inserisce perfettamente in un regime bilanciato.
Le cinquanta proposte di “Per me una birra” rispecchiano proprio l’esigenza della donna di oggi di coniugare gusto e benessere: a elaborarle quattro esperte di alimentazione – la giovane chef Stefania Corrado, la nutrizionista Evelina Flachi, la food blogger Sandra Salerno (www.untoccodizenzero.it) e le food photographer Francesca Brambilla e Serena Serrani –, che per ogni piatto indicano la birra migliore per accompagnarlo, il calcolo delle calorie e le proprietà nutrizionali.
Per scegliere la pietanza più adatta alle proprie esigenze basta navigare tra le sette categorie disponibili, dedicate alla pasta, alla pizza, alla carne e al pesce, ma anche al crudo, ai cibi ‘dal mondo’ e ‘veggie’, oppure selezionare una ricetta in base alle calorie che contiene (meno di 400; tra 400 e 600; oltre 600). Il portale offre infine suggerimenti per diverse occasioni della giornata, dal pasto in ufficio all’aperitivo informale del venerdì, dalla cena del sabato sera al pranzo della domenica, con specialità della tradizione rivisitate con un tocco inedito.
La ricetta giusta per ogni birra
La ricetta giusta per ogni birra
Nella sezione “Questione di stili” è possibile, poi, decidere cosa portare in tavola partendo proprio dalla bionda: lo staff di “Per me una birra” ha selezionato quelle più facilmente reperibili sul mercato, dalle classiche chiare (Lager e Pils), a quelle di frumento (Blanche e Weizen), fino alle più strutturate (Bock, Abbazia) e alle Ale, proponendo per ciascuna una serie di ricette in grado di esaltarne il sapore e l’aroma.
Così una birra a bassa fermentazione come la Lager – la più amata dalle italiane perché poco alcolica – viene proposta in abbinamento con gli “Spaghettoni di Gragnano alle vongole”, dal sapore pieno e deciso: un prelibato primo ideale per il “Sabato a cena”, che in sole 495 kcal fornisce all’organismo una serie di importanti minerali contenuti nei molluschi (zinco, selenio, ferro e iodio). La tedesca Weizen, lievemente aspra, dà invece il meglio di sé insieme a una specialità come la “Torta di scarole, olive taggiasche e uvetta” (un’accoppiata da 696 kcal), perfetta per la “Domenica a pranzo”, un pasto completo perché unisce i carboidrati, le proteine e i grassi vegetali contenuti nella pasta sfoglia con le fibre e i minerali della scarola. E per un “Aperitivo del venerdì” goloso ma light si può puntare su una Pale Ale a bassa gradazione alcolica, accompagnata da una “Parmigiana leggera” (389 kcal) fatta con le melanzane grigliate e la ricotta fresca, per fare il pieno di antiossidanti (il licopene del pomodoro e le antocianine delle melanzane), di proteine e calcio forniti dalla ricotta.