Chi ha detto che per assaporare i gusti di una volta bisogna trascorrere lunghe ore ai fornelli? Dai nostri nonni arriva una ricetta semplicissima, ideale da preparare quando abbiamo i “minuti contati” o abbiamo dimenticato di fare la spesa, ma non vogliamo rinunciare a una pietanza appetitosa, utilizzando ciò che c’è in dispensa.
Parliamo della “pasta ammudicata”, originaria della Lucania, dove è nata e dalla quale si è diffusa nelle altre regioni del Sud Italia, tra cui la Calabria e la Sicilia. È difficile stabilire con precisione la data di origine di questo piatto, ma non il contesto: si tratta, infatti, di un primo povero, cucinato dai contadini che spesso erano costretti a condire la pasta con i pochi ingredienti presenti in casa, ovvero la mollica di pane raffermo – la muddica, appunto – e le acciughe. Ancora oggi i calabresi la mangiano, per tradizione, la Vigilia di Natale, un giorno in cui in molte regioni italiane si consumano piatti senza carne.
Per preparare la pasta ammudicata si utilizzano i bucatini che, grazie al loro diametro robusto, danno al piatto una consistenza che non avrebbe con altri formati più sottili, come gli spaghetti o i vermicelli. Pochi ed essenziali gli ingredienti: acciughe, peperoncino e, naturalmente, mollica di pane raffermo, preferibilmente casereccio, che deve essere tostata e grattugiata; non è consigliabile sostituire quest’ultima con il pangrattato, perché si perderebbe lo “spessore” del piatto.