Uno dei piatti più tipici della tradizione culinaria italiana è la pasta al pomodoro. Semplice e buona, piace ai bambini e anche agli adulti, un piatto veloce da preparare e che riesce sempre a soddisfare il palato.
Gli spaghetti hanno un’origine piuttosto antica, ci sono testimonianze della loro esistenza che risalgono al 1154, quando venne pubblicato il “Libro di Ruggero” nel quale l’autore Al-drisi, il geografo di Ruggero II di Sicilia descrive un paese vicino a Palermo dove si preparava una pasta a forma di piccoli fili arrotondati, piccoli spaghi e proprio da questa somiglianza deriva il nome “spaghetti”.
Inizialmente si usava consumarli conditi con olio e formaggio ed è solo a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo che prende piede l’abitudine di condire la pasta con il pomodoro. È della prima parte del 1700, infatti, un’immagine di un presepe conservato nella Reggia di Caserta nella quale si vedono due contadini che consumano spaghetti colorati di rosso e la prima testimonianza scritta di una ricetta che abbina il pomodoro alla pasta risale, invece, alla metà del XVIII secolo.
Da allora poi la salsa di pomodoro è diventata una base ottima per molte altre ricette tipiche della cucina italiana. Unito alla carne macinata, si ottiene il ragù bolognese, con il guanciale si può assaporare l’amatriciana, con melanzane fritte e ricotta, invece si ottiene una pasta alla norma.
Nonostante si tratti di una preparazione apparentemente semplice, riuscire a trovare il giusto equilibrio della dolcezza del pomodoro, che non ne copra completamente la punta acida, non è così scontato. A volte il sugo può essere un po’ troppo acquoso con un risultato non avvolgente o si può fare l’errore di unirla ad una pasta non al dente. Innanzitutto è importante scegliere la giusta proporzione tra acqua sale e pasta, solitamente si consiglia di utilizzare 1 litro di acqua e 10 g di sale ogni 100 g di pasta. Le qualità di pomodoro ideali sono il Datterino, il Pizzuttello o il San Marzano. Per sfruttare l’amido della pasta e addensare il giusto la preparazione, è consigliabile non scolare completamente la pasta o tenere da parte un po’ di acqua di cottura. Per un risultato finale davvero buono è decisivo l’ultimo passaggio, è d’obbligo infatti finire di cuocere la pasta in padella insieme al sugo, saltandola per un paio di minuti.