shutterstock_397059790 (1)È tempo di estate e di pasti semplici e freschi. A rispondere a questi requisiti c’è la panzanella, un piatto della tradizione che e ha origini antiche e, come spesso accade, poco chiare. Probabilmente in origine era un piatto consumato dai contadini che durante il pranzo nei campi insaporivano il pane secco con le verdure che offriva l’orto. Un abbinamento di sapori vincente che è diventato un piatto considerato oggi un ottimo comfort food.

Anche sull’origine del nome ci sono diverse leggende, potrebbe derivare dal termine dialettale zanella la zuppiera che si usa per la preparazione, e pan uno degli ingredienti principali della ricetta. Altre teorie, invece, la fanno risalire al termine panzana che significa pappa.

È un piatto che si trova in molte regioni d’Italia con delle varianti. In Toscana e nel Lazio ad esempio si usa sbriciolare il pane, in Umbria e nelle Marche invece, di solito si usano le fette di pane intere, sulle quali adagiare gli altri ingredienti. In Puglia, Campania e Calabria è abitudine utilizzare le friselle, delle ciambellone secche che nella ricetta vengono inumidite e condite con pomodori olio, origano e sale, ma che spesso vengono arricchite con numerosi altri ingredienti, lasciando ampio spazio alla fantasia con un risultato finale che ricorda da vicino la panzanella.

shutterstock_431712145 (1)Per preparare una panzanella toscana a regola d’arte è importante evitare di bagnare troppo il pane. Più che una lenta immersione nell’acqua, è necessario un passaggio veloce, magari sotto il rubinetto, per evitare di ritrovarsi alla fine un vero e proprio pappone. La materia prima è importante per ottenere un risultato da leccarsi le dita. È fondamentale usare proprio il pane toscano, rigorosamente secco e  senza sale, è quello più adatto e con la consistenza migliore. La ricetta della tradizione prevede che il pane venga unito a pomodori, cetrioli, e cipolla e lasciato a bagno per una mezz’ora in acqua e aceto, ma per personalizzarla e renderla ancora più saporita, si possono ad esempio unire olive nere e speck a cubetti.

Un piatto perfetto per i giorni estivi durante i quali scarseggia la voglia di stare ai fornelli.

 

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