Con l’arrivo dei primi freddi sono tante le persone che lo utilizzano per arricchire zuppe di legumi e verdure, all’interno di polpette e sformati e nell’orzotto, un’alternativa al classico risotto – va preparato allo stesso modo – sempre più apprezzata dagli appassionati di cucina. L’orzo è diffusissimo sulle tavole italiane, perché regala una consistenza piacevole e corposa a pietanze calde e fredde.
Molti lo scelgono non solo per il gusto, ma anche per le tante “virtù” che possiede. Vero toccasana per diverse funzioni dell’organismo, secondo una recente ricerca dell’Istituto Sant’Anna di Pisa il prezioso cereale è in grado persino di favorire la “riparazione” dei vasi sanguigni in condizioni di sofferenza cardiaca.
A tavola
In autunno sono tanti i piatti ai quali è possibile dare un tocco diverso – e salutare – con l’aggiunta dell’orzo, a cominciare dalle insalate, che in questo periodo dell’anno possono essere servite tiepide. Perfette come piatto unico quelle con funghi o zucchine trifolati, prosciutto cotto a dadini, crudo o speck a listarelle e condite con olio extravergine d’oliva e sale. Prima di aggiungerlo all’insalata l’orzo va cotto in acqua per una ventina di minuti se perlato (raffinato), per un’ora se integrale (che necessità anche di un ammollo preventivo di una notte) o decorticato.
Protagonista di saporite e nutrienti minestre, questo cereale è spesso abbinato ai legumi misti (ceci, fagioli, lenticchie), oppure alla verza e alle patate (con qualche pezzetto di pancetta per un pizzico di gusto in più): in entrambi i casi non è necessario scaldare l’orzo in precedenza perché il tutto viene cotto con abbondante brodo bollente. Particolarmente golosi, poi, gli sformati, con besciamella, orzo lessato e ortaggi cotti e frullati (a ottobre si può puntare sulla zucca o i peperoni, che al mercato troveremo ancora per un paio di settimane). Da assaggiare infine le polpette, leggere e facili da preparare, con orzo scaldato, uova, sale, pepe e grana grattugiato, insaporite con erbette aromatiche o formaggio a pezzetti, passate nel pangrattato e cotte in forno per una ventina di minuti.