Waiter pouring red wine to a womanGli italiani non sono solo tra i primi tre produttori di vino, ne sono anche grandi consumatori con 33 litri pro capite (dato 2014, Ismea).
Praticamente mezzo bicchiere al giorno, che secondo tante ricerche oltre ad essere un piacere fa anche bene. In realtà secondo un report di Coldiretti su dati Istat presentato al Vinitaly 2015, quasi la metà degli italiani non beve vino  (48,4%), dunque quel mezzo bicchiere pro capite corrisponde ad un bicchiere intero nel giorno medio o forse qualcosa in più, dal momento che solo il 21% beve vino tutti i giorni. Il consumo continua a scendere da alcuni anni ed è al minimo storico ma aumenta la qualità. Poco ma buono, insomma. Le persone cercano le etichette Doc, Docg e Igt. Il nostro Paese può vantare ben 74 Docg e 341 Doc. E l’offerta non manca. Dopo che erano praticamente scomparse, il 2014 ha visto il ritorno nel mercato della vendita al dettaglio di enoteche e cantine, oggi nella gran parte dei casi luoghi dove si può anche mangiare. Il vino, infatti, ormai è il principale ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Per farsene un’idea basta trascorrere una mezza giornata a Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati. La fiera di Verona, quest’anno ha registrato il tutto esaurito con oltre 4000 espositori che hanno offerto in degustazione ai 150mila visitatori, buyers e giornalisti di 140 Paesi, 50mila bottiglie della migliore produzione italiana ed estera.

I 15 vini più venduti

i 15 viniIl vino più presente sulle tavole, di casa come al ristorante, è il Chianti che è anche il più venduto nella Grande Distribuzione. Seguito dal Lambrusco e dal Vermentino. Poi ci sono i prosecchi veneti che negli ultimi anni hanno conquistato sempre più tavole e palati e il Barbera. Il vino straniero preferito, invece, è lo Chardonnay che è anche il sesto più venduto sugli scaffali.

Se all’estero i problemi vengono dalle imitazioni – sottolinea la Coldiretti – in Italia sono crollati gli acquisti di vino da parte delle famiglie e i consumi nazionali sono scesi attorno ai 20 milioni di ettolitri, dietro Stati Uniti e Francia, con un taglio del 19% dall’inizio della crisi nel 2008”.

Nel 2014 la produzione di vino è stata di 41 milioni di ettolitri con un calo del 12 per cento rispetto all’anno precedente. Per soddisfare il mercato interno nel 2014 sono stati acquistati 278 milioni di litri, in aumento del 46 per cento, dall’inizio della crisi nel 2008.

 

Il vino bio

Se il consumo di vino, in totale, diminuisce, aumenta quello biologico. L’Italia è il terzo produttore mondiale di vinobio (con il 9,8%) precedendo Spagna (8,9%), Francia (8,5%), Nuova Zelanda (7,2%), Germania (7,1%), Repubblica Ceca (6,4%), Bulgaria (5,0%) e Grecia (4,8%).

 

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