“Cosa mangiare per pranzo? Il fatto che una domanda così semplice sia diventato un vero dilemma richiede una spiegazione”.

– Michael Pollan

nachdenklich frau steht im supermarktComincia così “Il dilemma dell’onnivoro” di Michael Pollan, un libro del 2006 che è di grandissima attualità, in cui l’autore, professore di giornalismo all’Università di Berkeley e collaboratore del New York Times Magazine e di Harper’s Magazine, sviluppa una lunga e articolata riflessione sull’alimentazione. “Mangiare è un gesto ecologico e politico. Nonostante tutti i tentativi di occultare questa semplice verità, il nostro modo di alimentarci determina in larga misura l‘uso che noi facciamo del mondo e ciò che sarà di esso”.

Molti (tutti) mangiano per necessità, senza farsi troppe domande, ma facendo comunque delle scelte. Da esse – se è vero, com’è vero, ciò che sosteneva Brillant Savarin: “Siamo ciò che mangiamo” – dipende non solo il futuro personale, ma quello sociale. Il tipo, la qualità e il modo di coltivare i cibi, nonchè il modo di cucinarli, infatti, impatta fortemente l’ambiente. La questione che lo studioso e giornalista americano descrive con rigore ed estrema chiarezza in questo libro – tutto da leggere – è che trovarsi al vertice della catena alimentare – cioè poter mangiare pressoché tutto, a differenza di altre specie animali – offre numerosi vantaggi, ma lo espone contemporaneamente a “infinite possibilità di manipolazione”.

il-dilemma-dell-onnivoro-62895_2La nostra cultura è arrivata a un punto in cui ogni antica forma di saggezza riguardo al modo di nutrirsi sembra svanita, rimpiazzata da incertezze e ansie di vario genere. La più naturale delle attività umane, è diventata un qualche modo un’impresa che richiede un notevole aiuto da parte di esperti”. Michael Pollan nella sua analisi sull’importanza di conoscere ciò che ci mangia parte dal 2002, riferendosi allo scenario americano, non dissimile, però, da quello europeo. “A mio parere l’assurdità della situazione divenne palese nell’autunno del 2002, quando uno dei più antichi e venerabili mezzi di sostentamento, il pane, scomparve di punto in bianco dalla tavola”.

Secondo Pollan il segreto per godere appieno di ciò che si mangia e scegliere consapevolamente è la conoscenza. “Avere piena consapevolezza della posta in gioco quando si mangia può sembrare un fardello eccessivo, ma in realtà porta a grandi soddisfazioni, tra le maggiori che si possano provare”.

 

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