frutti di boscoCon loro la natura si è davvero sbizzarrita, donandoci piccole delizie dalle tonalità invitanti, un vero piacere per la vista e il palato. I frutti di bosco sono perfetti per dare un tocco vivace alla macedonia, per arricchire dolci e gelati o preparare squisite marmellate, sciroppi o liquori.

Rappresentano, però, anche un alleato prezioso per la nostra salute perché ricchi di antocianine, i pigmenti che conferiscono alla maggior parte di essi il caratteristico colore blu/viola o rosso scuro: questi composti chimici, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, sono dotati di spiccate proprietà antiossidanti, poiché inibiscono l’avanzata dei radicali liberi – i cosiddetti prodotti di scarto della cellula responsabili dell’invecchiamento – e riducono i danni che questi ultimi provocano ai tessuti. In particolare, svolgono un’azione vaso-dilatatoria, proteggendo il sistema cardiovascolare dai pericoli derivanti dall’eccesso di colesterolo nel sangue e aiutano il sistema nervoso a restare “in forma”.

Le zone boschive, specialmente le più umide, della nostra Penisola sono ricche di questi pregiati frutti. Vediamo quali sono i più diffusi, le virtù specifiche di ciascuno e tutti i modi per gustarli al meglio.

Mirtilli

Tra i frutti di bosco, sono i più ricchi di antocianine. Il succo di mirtillo è consigliato soprattutto come rimedio per la fragilità capillare.
Compaiono sul finire della bella stagione, tra i boschi delle Alpi e degli Appennini. Ottimi al naturale o conditi con zucchero e limone (oppure vino bianco), i mirtilli sono impiegati anche per preparare una dolcissima marmellata e il mitico succo, oggi particolarmente “di tendenza” tra i salutisti.

Ribes

Oltre a una buona quantità di vitamine A e C, contengono acido citrico, tartarico e malico, che stimolano le secrezioni gastriche e sono indicati in caso di inappetenza.
Piccoli e tondeggianti, maturano in piena estate in montagna (quelli neri, in particolare, amano il clima umido mentre i rossi preferiscono le zone calde e rocciose); in cucina, il ribes nero è utilizzato soprattutto nella preparazione di liquori; il rosso invece è indicato per marmellate, confetture e gelatine.

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Hanno un forte potere astringente e racchiudono acido folico (vitamina B9), che favorisce l’assorbimento del ferro e in gravidanza è importante per prevenire le malformazioni del feto.
Le bacche, di un viola scuro e lucente, maturano tra luglio e agosto sui rovi che popolano i boschi montani; fresche e dissetanti, sono ottime da assaporare in purezza o sul gelato, mentre dal loro succo si ricavano vini aromatizzati e acquaviti.

Lamponi

100 grammi di lamponi contengono ben 25 mg di vitamina C, che protegge il sistema immunitario da influenza e malanni di stagione.
Crescono spontaneamente in collina, ma vengono anche coltivati in pianura, nelle zone temperate. Molto utilizzati in pasticceria per decorare torte e dolci, dalla loro purea si ricavano budini e gelati; rinomato è poi l’aceto di lamponi, prodotto in Valle d’Aosta e perfetto per impreziosire carni e insalate.

Alchechengi

Svolgono un effetto diuretico derivante dall’elevato contenuto di tannini (composti chimici dalla funzione antibiotica e antinfiammatoria), vitamina C, acido citrico e zuccheri.
Arancioni e tondeggianti, sono diffusissimi in Oriente – nella medicina cinese sono utilizzati come “farmaco” naturale contro la ritenzione idrica – e in Italia crescono soprattutto nei boschi delle regioni settentrionali, tra settembre e ottobre.
Dal sapore gradevolmente amaro, sono squisiti immersi nel cioccolato fondente fuso.

Gelsi

Hanno un elevato contenuto d’acqua e una discreta quantità di fibre, insieme alla morosina e alla rutina, due flavonoidi dalle proprietà antinfiammatorie.
Di colore bianco o rosso, maturano tra maggio e giugno; dal sapore dolce e dalla consistenza delicatissima, vanno gustati al naturale e consumati in giornata. In Sicilia sono protagonisti della celebre granita.

Sambuco

Contiene sambucina, un composto organico dalle virtù antinfiammatorie e diaforetiche (che favoriscono la sudorazione).
Le bacche di sambuco, molto somiglianti ai mirtilli per dimensione e colore, crescono spontaneamente e in abbondanza lungo fiumi e corsi d’acqua.
Se le foglie sono impiegate nella preparazione del famoso liquore – la Sambuca – i frutti, raccolti tra agosto e settembre, possono essere gustati anche al naturale.

Uvaspina

È indicata per le diete ipocaloriche, grazie al bassissimo contenuto di calorie (solo 39 per 100 gr di prodotto).
Simile ai ribes per la forma, ha le bacche più grosse e di un colore che oscilla tra il giallo e il verde chiaro; il periodo di raccolta va da giugno a luglio; cresce sulle Alpi e gli Appennini, fino in Molise.
Con l’uvaspina è possibile preparare, anche in casa, una deliziosa marmellata.

Corniola

I frutti della corniola sono un vero concentrato di vitamine (B e C), sali minerali (potassio, calcio, fosforo, magnesio) e ferro.
Dalla forma ovale, contengono un nocciolo allungato e sono di un bel rosso intenso; maturano a settembre, in tutti i boschi della Macchia mediterranea – in particolare amano il clima temperato del Nord Italia.
Grazie al sapore acidulo, la corniola è adatta per essere conservata in salamoia, proprio come le olive.

Giuggiole

Sono ricche di vitamina C (69 mg per 100 g) e potassio, che aiuta a mantenere la pelle sana e stimola i reni a eliminare le tossine.
Dalla buccia rossa tendente al marrone e polpa biancastra, maturano all’inizio dell’autunno nel Nord e Centro Italia, su terreni sabbiosi o calcarei; con le bacche, ottime al naturale o essiccate in forno, si prepara il celebre “brodo”, un nettare dalle funzioni digestive in cui le giuggiole appassite vengono mescolate con zucchero, zibibbo, vino rosso, mele cotogne e un goccio d’acqua.

 

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