Si è acceso domenica 7 dicembre, sulle pendici del Monte Ingino, il maestoso Albero di Natale che domina Gubbio con i suoi 350 metri di larghezza e 650 di altezza e con centinaia di luci colorate. Sono numerosissimi i turisti che in questo periodo dell’anno si concedono qualche giorno di vacanza nella cittadina in provincia di Perugia, per ammirare il suggestivo albero, ma anche per immergersi nella calda atmosfera natalizia dell’Umbria, tra i pittoreschi scenari medievali e i presepi – viventi e non – allestiti tra piazze e stradine.
Un weekend nel cuore verde d’Italia, poi, può diventare un’autentica “esperienza del gusto”, alla scoperta dei sapori pieni e generosi di questa terra, in cui predominano la cacciagione e i profumi dei boschi. Si parte dal ricco antipasto di salumi locali, come il celebre prosciutto crudo di Norcia, le salsicce di cinghiale, il lombetto – simile al capocollo ma più delicato – e i “cacciatorini” di daino, provenienti da Nocera Umbra. Il tutto accompagnato dalla crescia sul panaro, cotta su un disco di ferro riscaldato sul camino (il panaro, appunto).
Gubbio è famosa anche per altre specialità, come la classica minestra di legumi e cereali, il brustengo, pane fritto che può essere mangiato con pancetta, prosciutto, salsiccia, cipolla o rosmarino. E, naturalmente, per il pregiato tartufo, bianco o nero, che cresce nei boschi vicini. Molto rinomata anche la qualità dell’olio che col suo piacevole retrogusto amarognolo e leggermente piccante è considerato tra gli extravergini migliori d’Italia. Tra i dolci tradizionali ricordiamo i Ganascioni delle Suore di Santa Lucia, i quali venivano anticamente offerti insieme alla Barcarola (caffè d’orzo e mistrà).
La tavola del Natale
La tavola del Natale
Nel cenone della Vigilia a Gubbio non possono mancare i “maccheroni con miele e noci”, un piatto dal particolare gusto dolceamaro, in cui la pasta (fettuccine di acqua e farina fatte a mano) viene condita con miele sciolto sul fuoco, noci tritate e pangrattato e servita fredda. Il 25 dicembre, invece, largo ai cappelletti in brodo di cappone ripieni di macinato di maiale e vitello, ma anche agli altri corposi primi della cucina locale, dalle pappardelle al ragù di lepre o cinghiale agli gnocchi al sugo d’oca, diffusi nel perugino, fino ai prelibati strangozzi – una pasta fresca simile alle tagliatelle – con il tartufo nero. E, tra i secondi, il cappone bollito, servito insieme alla parmigiana di cardi – un goloso contorno preparato con gli ortaggi impanati, fritti e passati in forno con sugo di pomodoro e parmigiano grattugiato – o alle più leggere erbe di campo lessate, condite con olio e sale. Da assaggiare il friccò all’eugubina, un misto di carni – pollo, coniglio, anatra, agnello, tacchino, faraona, manzo – alla cacciatora.
Per terminare “in dolcezza” il pranzo natalizio la scelta è tra il panpepato, uno squisito impasto di noci, mandorle, nocciole, frutta candita e miele, racchiuso tra ostie da pasticceria, diffuso anche in Toscana col nome di panforte; le pinoccate, dolcetti di zucchero fuso e pinoli a forma di rombo, o il torciglione, una sorta di grosso serpente fatto di pasta di mandorle.
L'albero
L'albero
Realizzato per la prima volta nel 1981, dieci anni dopo l’Albero di Gubbio è entrato nel Guinness dei Primati come l’albero di Natale più grande del mondo. È costituito, infatti, da 750 punti luminosi – 250 di colore verde per la sagoma, 300 multicolore per il corpo centrale, 200 per la stella – collegati tra loro da 8500 metri di cavi. Dopo la cerimonia del 7 dicembre – a cui quest’anno ha preso parte anche Papa Francesco, in collegamento video –, rimane acceso ogni sera dal tramonto a tarda notte, fino al 10 gennaio, sovrastando l’intera Gubbio e creando uno scenario incantato e unico al mondo.
Il Natale a Gubbio
Il Natale a Gubbio
Il gigantesco albero non è l’unica attrazione natalizia di Gubbio. Da vedere anche il particolare presepe con pastori a grandezza naturale, posizionati nei vicoli medievali del quartiere di San Martino, e la rappresentazione vivente della Natività nel quartiere di San Pietro.
La cittadina propone poi un ricco calendario di appuntamenti per tutto il mese di dicembre, con i mercatini (in Via XX Settembre, Via dei Consoli, Via Piccardi) che espongono prodotti di artigianato locale, le mostre-mercato con le specialità enogastronomiche umbre e la slitta di Babbo Natale pronta a condurre i più piccoli in giro per il centro storico. L’elenco completo delle iniziative è disponibile sul portale UmbriaTurismo.net.
Durante la mini-vacanza a Gubbio non può mancare, infine, una visita ai principali monumenti: il Palazzo dei Consoli, edificato nei primi decenni del 1300, sede del Museo Civico; il Palazzo Ducale, fatto costruire da Federico da Montefeltro nel 1470; il Duomo, di stile gotico, e la Chiesa di Santa Maria dei Laici con le “Logge dei tiratori”, dove nel XVII secolo la corporazione dell’Arte della Lana metteva ad asciugare (“tirare”) le stoffe prima di venderle.