Se state programmando una gita a Mantova per un week end di inizio autunno, pronti a godere di un clima ancora mite, dopo aver scelto l’itinerario migliore per visitare gli angoli più belli che la città offre, non resta che sedersi a tavola per conoscere più da vicino la cucina di un territorio che unisce sapori della tradizione lombarda ed emiliana.
Perché Mantova si sa, non è solo cultura, libri e bellezze architettoniche. È anche la capitale mondiale dei tortelli di zucca, piatto della tradizione che, da portata principale del pranzo di Natale dei nostri nonni, è diventato una ricetta simbolo di questa regione da degustare tutto l’anno. Preparati con noce moscata, amaretti e mostarda di pere, i tortelli di zucca rappresentano tutt’oggi una ricetta golosa, adatta anche ai più piccoli, grazie al profumo e al gusto dolce di questo delizioso ortaggio arancione.
Le ricette della tradizione gastronomica mantovana però sono tante, veri e propri must capaci di raccontare la storia di un territorio attraverso il gusto.
Ecco la nostra “top5” dei piatti della cucina mantovana:
1. Schiacciatina mantovana
Si accompagna perfettamente agli aperitivi e, a tavola, costituisce un ottimo e tradizionale sostituto del pane. Una focaccina morbida e allo stesso tempo croccante, tipicamente bassa e di forma rettangolare, buona nella versione classica ma anche arricchita con l’aggiunta di cipolla ed erbe aromatiche.
2. Stracotto d’asino
È una carne sfilacciata solitamente servita con un po’ di polenta morbida oppure da sola come sugo per condire la pasta. Il segreto sta della marinatura della carne: un giorno intero nel lambrusco mantovano arricchito di aromi. Poi la cottura, a fuoco lento, per 3 o 4 ore per dare alla carne la giusta morbidezza.
3. Frittata con i saltarelli (saltarei)
I saltarelli sono i tipici gamberetti di fiume, un ingrediente di cui la zona del mantovano è sempre stata molto ricca. Un piatto semplice che, accompagnato ad un buon bicchiere di vino, diventa subito protagonista dei pranzi domenicali fatto solo con uova, gamberetti, Grana Padano, olio, sale e burro.
4. Insalata di cappone
È una ricetta storica di Bartolomeo Stefani, cuoco alla corte dei Gonzaga durante il Rinascimento che, nonostante il nome, non prevede nemmeno una foglia d’insalata nel piatto. Il gusto agrodolce è dovuto alla presenza dell’uvetta, molto in voga a quell’epoca mentre il cappone, sfilacciato al punto giusto, è ottimo per dei classici tortellini in brodo e risotti saporiti.
5. Torta sbrisolona
Dolce contadino supercalorico, è un goloso assemblato di “briciole” a base di farina di mais, zucchero, strutto, burro e mandorle. Semplice e veloce, si prepara sbriciolando tutti gli ingredienti rigorosamente a mano. Perfetta per merenda oppure come dolce a fine pasto.