Più della pizza, più della pasta è stato l’olio extravergine di oliva il vero protagonista dell’Expo 2015. I visitatori dell’evento milanese lo hanno trovato praticamente ovunque: nella classica degustazione su pane negli stand di regioni, città e consorzi alimentari, nei ristoranti italiani, come quello di Palazzo Italia, Ecco Pasta e Pizza. Ma non solo, anche in quelli spagnoli, turchi, greci e di altri Paesi africani, negli stand e nelle iniziativa di Coldiretti e di Cia, le due grandi associazioni di categoria dell’agricoltura italiana, presso i ristoranti regionali di Eataly e i food truck disseminati nell’area espositiva.
Non poteva essere diversamente, dal momento che l’Olio Extravergine di Oliva è l’ingrediente principale della cucina italiana e mediterranea: dagli antipasti ai primi piatti, dai secondi di carne e di pesce, alle verdure. È impiegato come condimento ma anche per la preparazione di dolci. Sulla pizza e sui formaggi freschi come la mozzarella di bufala, di cui esalta il sapore. L’apprezzamento per l’olio durante i sei mesi di Expo è emerso dai due convegni organizzati da Unaprol il 29 e 30 ottobre, per presentare la produzione di eccellenza delle filiere tracciate del Centro Nord e del Centro Sud. “Chi sceglie l’olio extravergine di oliva nella propria alimentazione – affermano gli esperti di Unaprol – fa un pieno di salute, soprattutto se amaro e piccante”.
Dopo le campagna olearie disastrose degli ultimi anni la produzione 2015/2016 si contraddistingue per buona qualità con diverse punte di eccellenza regionali e locali. “Benchè l’olio extra vergine di oliva si componga per circa il 98% di trigliceridi e per il restante 2% di composti minori, questi ultimi, che comprendono più di 230 sostanze appartenenti a diverse classi chimiche, conferiscono benessere al prodotto. 180 di questi composti volatili sono alla base delle molteplici note aromatiche dell’extra vergine, il fruttato verde, quello erbaceo, il floreale, la mela verde, il pomodoro, la mandorla. Alla frazione dei costituenti minori appartengono gli antiossidanti naturali rappresentati da tocoferoli e sostanze fenoliche idrofile che ricoprono un importante ruolo nella qualità nutrizionale e salutistica dell’extra vergine di oliva come: idrossitirosolo, tirosolo, oleuropeina, demetiloleuropeina, ligustroside e verbascoside. Queste sostanze svolgono un’importante attività antiossidante. Proteggono cioè l’olio dall’insorgere della naturale ossidazione”.
Durante i sei mesi di Expo gli esperti che si sono alternati negli stand “hanno dimostrato, e spiegato ai consumatori che hanno partecipato agli eventi Unaprol ad Expo, che oltre a prolungare la resistenza all’irrancidimento dell’olio e quindi la sua durata nel tempo, i composti minori presenti nell’olio sono importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e possono anche giocare un ruolo decisivo nella prevenzione di alcune forme tumorali”.