L’attenzione rispetto alla propria alimentazione, che si registra in aumento tra gli italiani, viene confermato anche dai dati di Okkio alla salute, secondo i quali il sovrappeso e l’obesità in età pediatrica è in calo, pur rimanendo i bambini italiani i più tondi di tutta Europa.
Nel 2007 è nato “Okkio alla salute”, fa parte del progetto “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”. Un’iniziativa promossa e finanziata dal Ministero della Salute e collegato al programma europeo “Guadagnare salute” e ai Piani di Prevenzione nazionali e regionali, fa inoltre parte dell’iniziativa della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Childhood Obesity Surveillance Initiative”.
L’analisi dei risultati degli ultimi dieci anni fa emergere che il 21,3% dei partecipanti è in sovrappeso e il 9,3% risulta obeso. I dati del 2016 segnano un piccolo miglioramento rispetto ai precedenti, i bambini in sovrappeso sono infatti diminuiti del 13%, con una netta differenza tra le regioni del Nord e quelle del Sud, ed è in queste che risultano particolarmente alte le percentuali di bambini con problemi ponderali.
I dati sono stati raccolti su un campione di oltre 98.000 persone, ripartiti tra bambini e genitori. Tra i comportamenti errati che si registrano c’è l’assenza della colazione, merende troppo sostanziose e un’attività fisica troppo bassa a favore di attività sedentarie come videogiochi e TV. Ci sono però anche buone notizie che emergono da questa ricerca, un lieve aumento del consumo di frutta e verdura e una calo invece di bibite zuccherate.
Il lavoro è ancora lungo, ma la ricerca si ripromette proprio di capire quali siano le cause primarie che portano a questi problemi in età infantile e di pensare al modo migliore per informare i genitori che, sempre in base ai dati, sembrano non riconoscere l’obesità dei propri figli, ritendendoli al contrario, molto spesso normopeso.