Russian Olivier salad on New Year EveOgni anno con l’insalata russa torna puntuale il dibattito sull’origine del piatto e del suo nome tra i commensali delle tavole natalizie. Secondo alcuni sarebbe nata in Italia a metà dell’800 per mano di un cuoco al servizio dei Savoia che, in occasione della visita di una delegazione russa a Torino, creò la deliziosa insalata amalgamando la tradizionale giardiniera piemontese con la maionese che da oltralpe stava conquistando il territorio sabaudo. Un’altra scuola di pensiero ne sostiene, invece, l’origine russa. Ideata da Lucien Olivier, un cuoco belga che lavorava al ristorante Hermitage di Mosca, era preparata oltre che con ortaggi e maionese anche con astice, caviale e tartufo.

Per quasi due secoli l’insalata russa è stato un piatto borghese anche perché la maionese era utilizzata prevalentemente nelle cucine delle famiglie reali o nobiliari. Diffusa principalmente in Piemonte e Liguria, proprio in quest’ultima regione dalla metà dell’800, secondo le cronache del tempo, veniva preparata per i principi russi che trascorrevano le vacanze in Riviera ligure e in Costa Azzurra.

Nel 1881 Pellegrino Artusi ne parla come di un piatto “ora di moda nei pranzi”, evidenziando che “conservatone il carattere fondamentale, i cuochi la intrugliano a loro piacere”.

Si prepara con ortaggi e legumi lessati amalgamati poi con maionese. Patate, carote e piselli sono gli ingredienti base. Ma si possono aggiungere altri ortaggi o verdure. Molto diffusa la versione con tocchetti di barbabietola rossa. Tante, invece, le varianti. C’è chi vi aggiunge l’uovo sodo (spesso usato anche per la decorazione), chi pezzetti di tonno sott’olio oppure pollo a tocchetti o prosciutto cotto. Per la decorazione della portata, che rappresenta un aspetto importante della presentazione dell’insalata russa, l’unico limite è la fantasia. Se sono immancabili olive bianche o nere e pomodori (che non vanno usati nel mix di ortaggi), molti utilizzano carote crude a tondini, ravanelli, ma anche cipolle.

La differenza, invece, nella preparazione e dunque nella riuscita del piatto la fa la scelta della salsa maionese. Si può utilizzare quella industriale o prepararla artigianalmente. Si può servire come antipasto o come contorno.

E’ curioso che, con diverse varianti, in Francia sia conosciuta come insalata piemontese, in Russia come insalata alla francese e in Germania come insalata italiana.

 

La ricetta

Ingredienti per 6 persone:

2 Uova

200 gr di carote

50 gr di cetrioli sott’aceto

300 gr di piselli

500 gr di patate

300 gr di maionese

Sale q.b.

Pepe macinato a piacere

Olio di oliva extravergine q.b.

Aceto q.b.

 

Preparazione

Sbucciare e tagliate a dadini le patate e le carote, lessarle separatamente, ma non troppo, le verdure devono mantenersi croccanti. Lasciate raffreddare possibilmente in un colino in modo da fargli perdere completamente l’acqua di cottura. Nel frattempo far cuocere le due uova fino a farle diventare sode, sbucciarle e lasciarle raffreddare. In ultimo tagliate a dadini anche i cetrioli sott’ aceto.

Quando le verdure saranno tiepide, unirle in una ciotola insieme ai cetrioli, quindi condire con olio, aceto, sale e pepe. Successivamente quando si saranno raffreddate, unite la maionese. A questo punto, si può scegliere scegliere se unire le uova sode tagliate a cubetti all’interno dell’insalata russa oppure, utilizzarle per decorare la pietanza. Riporre l’insalata russa in frigorifero per almeno un’ora ad insaporirsi e servirla abbastanza fredda.

 

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