Bambini e adolescenti bevono sempre meno latte e mangiano pochi latticini. Il motivo principale, secondo una recente ricerca internazionale pubblicata sulla Nutrition Reviews, è nel comportamento dei genitori che ne consumano sempre meno. L’allarme è stato rilanciato in Italia da Assolatte che sottolinea “l’importanza di questi prodotti come componenti di una dieta equilibrata”. Il latte e i latticini rappresentano il principale apporto di calcio, fondamentale nelle fasi della crescita per la salute di ossa e denti, lo sviluppo armonico dell’organismo, la regolazione della pressione arteriosa. Dalla ricerca internazionale è emerso, ad esempio, che “i bambini con una storia di rifiuto del latte avevano una mineralizzazione corporea totale significativamente inferiore, erano più bassi e correvano un rischio di fratture osse prepuberali maggiori”.
In Italia il consumo di prodotti lattiero-caseari tra bambini e adolescenti continua a diminuire, siamo ai minimi storici rispetto a 30 anni fa. Oggi un bambino fino a tre anni consuma 370ml tra latte e derivati, 214 ml tra i 3 e i 10 anni e solo 160 ml dai 10 anni in poi. Pochi, veramente pochi, rispetto ai 400 ml consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
“Latte e latticini sono importanti fonti di macronutrienti e micronutrienti nella dieta di bambini e adolescenti e svolgono un ruolo importantissimo nella soddisfazione del fabbisogno di molti nutrienti” – afferma Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca del CRA, il Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura – “375ml di latte intero coprono una piccola parte del fabbisogno energetico di ogni fascia di età (15%, 9% e 10% rispettivamente per bambini, ragazzi e adolescenti), mentre permettono di coprire una grande fetta del fabbisogno di nutrienti importanti come proteine, vitamina B12, calcio, ribofalavina”.
“Il calcio contenuto in questi prodotti – si legge nel documento – è altamente biodisponibile (cioè assimilabile facilmente dall’organismo) e rappresenta il 50% del consumo totale di calcio (e in alcuni casi oltre). Ma i latticini forniscono anche proteine di altra qualità con peptidi e fattori bioattivi che hanno effetti specifici sulla crescita e su altri parametri di salute”.
Il contributo per l’Italia alla ricerca e la rielaborazione dei dati sul territorio nazionale è stato sviluppato da Assolatte che a questo tema ha dedicato un numero speciale de L’Attendibile, il giornale di nutrizione e informazione sui prodotti lattiero-caseari, dell’Associazione delle imprese del settore di Confindustria.
Il comportamento dei genitori influenza il consumo di latte
Il comportamento dei genitori influenza il consumo di latte
Diversi i fattori, secondo i ricercatori, che possono influenzare il consumo di latte e latticini. Innanzitutto l’emulazione dei comportamenti dei genitori. Se mamma e papà non bevono latte e mangiano pochi latticini i bambini faranno lo stesso. Anche il sesso influenza notevolmente in consumo di latte ma, più di tutti, soprattutto negli ultimi anni, ha influito la sostituzione di altre bevande.
Solo negli Stati Uniti, dove sono state fatte diverse ricerche, sono disponibili dati che dimostrano la correlazione tra comportamenti dei genitori e consumo di prodotti lattiero-caseari. Ma non è difficile pensare che la situazione sia la stessa in tanti altri Paese. “Genitori abituati al consumo di latte e latticini ne trasmettono l’abitudine alla progenie, mentre al contrario, famiglie con bassa frequenza di consumo di prodotti lattiero-caseari influenzano negativamente i comportamenti dei figli”.
Qualche suggerimento per invogliare il consumo
Qualche suggerimento per invogliare il consumo
Come fare, allora, per invogliare il consumo di latte e latticini? Innanzitutto attraverso esperienze di socializzazione. Alle feste, alle merende, o quando si fanno i compiti insieme è una sana abitudine servire il latte. Se a colazione può essere utile far bere il latte in una tazza personalizzata o con i personaggi di fumetti preferiti, in altri momenti della giornata è consigliabile darlo in bicchieri trasparenti e associare questo momento ad un’esperienza ludica o comunque rilassante. Quando si preparano ricette con il latte, facciamo vedere ai bambini che viene utilizzato come ingrediente. Il consumo di latte così come di yogurt (che si consuma veramente poco in Italia) può essere invogliato accompagnandolo con biscotti, una fetta di torta o dei cereali. Così come i latticini, come mozzarella, provola o ricotta possono essere serviti su pane caldo, crostoni, “in carrozza” o come ripieno di pizze, invece di farli mangiare direttamente al taglio. Questi stessi prodotti possono essere anche ottimi ingredienti di primi o secondi piatti.