Secondo i rinvenimenti archeologici le lenticchie rappresentano il primo legume utilizzato dagli uomini preistorici per la propria alimentazione. Le testimonianze della loro esistenza e coltivazione risalgono addirittura al 7000 a.C. Il suo uso viene testimoniato anche da una citazione all’interno della Bibbia.
Sono sempre state molto economiche e facili da reperire. Caratterizzate da un alto valore nutritivo, grazie al quale vengono considerate la carne dei poveri. Hanno rappresentato nei secoli un’ottima fonte di proteine con le quali anche le popolazioni meno abbienti, e per le quali riuscire a consumare della carne era molto difficile e raro, potevano riuscire a cucinare un pasto completo.
Sono ricche di ferro, ma anche potassio, fosforo e magnesio. Dal punto di vista delle vitamine invece, mangiando le lenticchie si fa il pieno di quelle del gruppo B. In particolare si trovano interessanti quantità di vitamina B1, B2, B3, B4, B6, B9. Sono inoltre un’importante fonte di vitamine A, C ed E.
Completamente prive di glutine e per questo adatte ai celiaci, che possono consumarle anche sotto forma di pasta. In commercio è, infatti, possibile trovarne alcuni tipi composti proprio dalla loro farina. Sono indicate anche per chi ha problemi di stitichezza perché ricche di fibre insolubili.
La tradizione italiana vuole che siano consumate nella notte di San Silvestro, perché simbolo di prosperità e denaro. Secondo la cultura ebraica invece, la loro forma tonda simboleggia il ciclo della vita.
A seconda delle varietà, il tempo di cottura può essere di pochi minuti, per le lenticchie rosse decorticate, fino a circa 40 minuti per le prestigiose Lenticchie di Castelluccio che hanno meritato l’Indicazione geografica protetta (I.G.P) e la Denominazione di origine Protetta (D.O.P.). E per essere sicuri di ottenere un ottimo risultato, evitando che rimangano un po’ dure, si consiglia di aggiungere il sale solo a fine cottura.
Sono davvero tante le preparazioni che si possono realizzare con questo prezioso legume. Spesso vengono consumate in umido come contorno o sono le protagoniste di ottime minestre con pasta o riso. Infine tritate e unite all’uovo, formaggio grattugiato, patate e pangrattato, possono diventare delle ottime polpette. Un alimento così salutare dovrebbe essere presente sulle tavole tutto l’anno, d’estate potrebbero diventare l’ingrediente di una insalata di riso.
Insalata di riso alla libanese
Per 4 persone
30 minuti
Ingredienti
2 tazze di riso di riso basmati
2 tazze di lenticchie
1 fetta di Prosciutto Cotto Snello tagliata spessa
Peperoncino
Curcuma
Sale q.b.
Olio q.b
Preparazione
Preparare il riso pilaf facendolo bollire in due tazze d’acqua salata con un cucchiaio d’olio, e un cucchiaino di curcuma in una pentola coperta, fino al completo assorbimento dell’acqua. Lessare le lenticchie per circa mezz’ora. Tagliare a cubetti il Prosciutto Cotto Snello, unire gli ingredienti e insaporire con peperoncino fino a raggiungere la piccantezza desiderata