Nel weekend del 23 e 24 maggio a Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia, torna “Benvenuto Vermentino”, un evento che porta in scena le oltre 100 etichette prodotte con le uve del famoso vitigno coltivato in quattro territori di rara bellezza: il Golfo dei Poeti e i Colli di Luni della Liguria, con i filari che scendono fino al mare; la Costa degli Etruschi in Toscana, con i suoi borghi dalle origini lontane; il Sulcis-Iglesiente della Sardegna, una regione del sud-ovest dell’isola dove cultura e tradizione si mescolano con scenari dalla bellezza mozzafiato; la Corsica, con le sue scogliere frastagliate.
Il vitigno
Il vitigno
Le uve del Vermentino crescono nelle località di mare e beneficiano del microclima dolce delle terre bagnate dal Mediterraneo. Il risultato è un vino “elegante sempre, talvolta raffinato; però mai stucchevole. Di vivace duttilità”, come lo descrive l’enogastronomo Salvatore Marchese, nativo di Castelnuovo Magra.
Tra i diversi vini, tutti pregiatissimi, compaiono il Colli di Luni Vermentino, prodotto tra le province di La Spezia e Massa Carrara, di color giallo paglierino, limpido, con riflessi dorati e di buona consistenza, dall’aroma che ricorda quello dei frutti esotici maturi; il Sassicaia, che nasce nelle campagne di Castagneto Carducci (Livorno), dal color rosso rubino intenso e dal sapore pieno, considerato uno dei vini più buoni del mondo; il Vermentino di Gallura DOCG, con sentori di fiori di campo e un gusto che va dal secco all’amabile; il Vermentinu della Corsica, particolarmente apprezzato per le proprietà organolettiche e gli aromi floreali caratteristici della macchia mediterranea.
L'evento
L'evento
Nel corso della due giorni i visitatori degusteranno i pregiati bianchi e rossi insieme alle specialità gastronomiche dei quattro territori di provenienza, in una cornice di grande fascino: ad ospitare vini e cibo, infatti, saranno gli atri e le cantine delle dimore settecentesche che si affacciano su Via Dante, nel centro storico del comune spezzino. Tra le prelibatezze da assaggiare la “Prosciutta” Castelnovese, nell’aspetto simile allo speck, aromatizzata con erbe liguri; il baccalà marinato, una ricetta nata tra Toscana e Liguria in cui il pesce viene fritto e poi condito con un sugo di pomodoro aromatizzato all’aceto e il coniglio alla ligure, cotto con il brodo e insaporito con pinoli, alloro, timo e rosmarino.
A fare da cornice agli assaggi trekking e passeggiate tra i vigneti liguri, laboratori del gusto, convegni e la visita al Museo multimediale del Vermentino, in cui conoscere le terre di produzione del vino in un percorso tattile, visivo e gustativo.
Le terre del Vermentino e le specialità
Le terre del Vermentino e le specialità
In Liguria: i borghi di La Spezia
Sviluppatasi attorno all’antica città romana di Luni la provincia di La Spezia si caratterizza per gli incantevoli borghi collinari, come Castelnuovo Magra e Ortonovo, e per quelli che si affacciano sul Golfo dei Poeti – chiamato così dal commediografo Sem Benelli ai primi del Novecento –, come Lerici e Porto Venere. Castelnuovo, che ospita la manifestazione, fu fondata nel XI secolo come roccaforte e residenza dei vescovi di Luni e oggi è “bandiera arancione” del Touring Club Italiano grazie alla qualità delle sue strutture turistiche e alla natura incontaminata.
Tra le numerose specialità gastronomiche offerte da questa terra compaiono pietanze sia di terra che di mare, arricchite dall’uso di erbe aromatiche e spezie, tra cui i gattafin, ravioli ripieni di erbette, cipolla, ricotta, uova e formaggio, fritti nell’olio extravergine locale; le focacce con il pesto, il formaggio o le patate e il bagnun, una zuppa povera a base di acciughe, retaggio della cucina dei pescatori.
In Toscana: la Costa degli Etruschi e l’isola d’Elba
Chiamata così per la presenza di diverse necropoli etrusche presenti tra il Golfo di Baratti e Popolonia (una frazione del comune di Piompino), la Costa degli Etruschi si estende lungo l’intera provincia di Livorno. Protagonista della gastronomia dell’entroterra è la carne – la chianina, ma anche la cacciagione –, mentre lungo la costa il principe della cucina è il pesce, con il cacciucco – la ricchissima zuppa di pesce ligure –, le triglie alla livornese e il riso al nero di seppia.
Altra zona di produzione del Vermentino in Toscana è l’isola d’Elba, con i filari arroccati sulle pareti dei colli che si estendono tra i borghi di Rio Marina, Portoferraio, Porto Azzurro e Capoliveri. Da non perdere qui lo stoccafisso con le patate, il sugo di muscoli (cozze) e la schiaccia briaca, una focaccia dolce impastata con il vino Aleatico dell’Elba.
In Sardegna: il Sulcis Iglesiente
Tra le zone più suggestive della Sardegna, il Sulcis-Iglesiente è una regione storica del versante sud-occidentale dell’isola, ricca di reperti archeologici nuragici e fenici. Oltre ai territori incontaminati e alle spiagge bianche, questa zona vanta anche il primo parco geominerario al mondo riconosciuto dall’Unesco.
Qui sono da assaggiare la fregola, una tipica pasta sarda che somiglia al couscous e viene condita con sugo di pomodoro o con le arselle (telline) e la bottarga prodotta dalle uova di tonno o muggine pressate, salate ed essiccate.
In Corsica
Definita una “montagna in mezzo al mare” per le tante vette che la attraversano – spesso di altezza superiore ai 2.500 metri –, la Corsica è un’isola dove la natura ha conservato un aspetto aspro e selvaggio.
È una terra dai sapori generosi e pieni: nonostante sia circondata dal mare, oltre alla cucina di pesce vanta una ricca varietà di specialità di terra e salumi, come il figatellu (salsiccia di fegato), il lonzu (filetto essiccato) e il civet di cinghiale – una sorta di spezzatino marinato con vino rosso e spezie – accompagnato dalla pulenta di farina di castagne.