Manciano è un delizioso borgo della Maremma toscana, che sorge sulle colline attraversate dai fiumi Albegna e Fiora. È in questo piccolo comune del grossetano, che conserva l’aspetto di una cittadina medievale e un fascino di altri tempi, che secoli fa nacque il cibo di strada più famoso di… Francia! Sì, perché la crêpe, da sempre considerata il simbolo dello street food d’Oltralpe, è l’erede di una specialità tutta italiana: il “ciaffagnone”, una frittatina di farina, uova e acqua che le cuoche al servizio nella Rocca di Manciano, già in epoca tardo-medievale, preparavano per i proprietari della fortezza – prima gli Aldobrandeschi, che la fecero costruire nel XII secolo, e in seguito gli Orsini di Pitigliano, che la occuparono fino al Seicento – e che giunse oltreconfine grazie a Caterina de’ Medici.
Le massaie mancianesi – che tutt’ora custodiscono gelosamente la ricetta – cuocevano i ciaffagnoni all’interno di padelle di ferro che ungevano con un po’ di strutto, servendoli con pecorino grattugiato o lardo. In passato consumate soprattutto nel periodo di Carnevale, col tempo queste frittatine sono diventate introvabili nei ristoranti e nelle trattorie, ma è possibile assaggiarle ancora nelle sagre e nelle feste patronali maremmane, con il pecorino oppure in versione dolce, con zucchero, marmellata o crema al cioccolato. Nelle case di Manciano vengono condite pure con sugo di pomodoro e ricotta, o ancora con ragù di carne e besciamella, disposte a strati una teglia e cotte in forno con abbondante parmigiano, diventando un goloso e sostanzioso piatto unico.