Con gli ortaggi, il pollo, i legumi, le vellutate sono protagoniste della tavola invernale. Perfette per la stagione fredda, quando si ha voglia di gustare piatti caldi e corroboranti, piacciono agli adulti per il loro gusto delicatissimo, ma anche ai bambini per la consistenza cremosa. Molte mamme, infatti, le adottano come escamotage per ‘mascherare’ lenticchie, fagioli, cavolfiori e renderli appetibili agli occhi dei più piccoli. Vanno servite con crostini di pane – magari riciclando pagnotte e sfilatini un po’ raffermi – scaldati in padella o leggermente tostati nel forno, per un tocco croccante.
Ma si fa presto a dire vellutata: la gastronoma tedesca Augusta Welserin, nel suo ricettario pubblicato nel XVI secolo, con questo nome descrive una salsa simile alla besciamella, ottenuta addensando del brodo (vegetale, di carne o di pesce) con una miscela di farina e burro in parti uguali (il cosiddetto roux). Negli anni la ricetta originale si è modificata e ha assunto le caratteristiche che conosciamo oggi, quelle di una preparazione semiliquida realizzata con un fondo di brodo vegetale, a cui va unita la purea di verdura e, come legante, panna, burro o tuorli d’uovo, che donano morbidezza al piatto. Il segreto un’ottima vellutata sta soprattutto nella scelta degli ortaggi, che devono essere preferibilmente di stagione, più sani e decisamente più buoni.
Spesso la vellutata è confusa con altre ricette simili soltanto in apparenza, ma meno saporite, come le creme – ottenute frullando un solo tipo di ortaggio o legume e addensando con panna, latte o farina di riso – e i passati – zuppe di verdure frullate senza aggiunta di grassi.
Negli ultimi anni queste preparazioni hanno letteralmente invaso il web e il piccolo schermo perché facili da preparare e apprezzate da tutta la famiglia. Tante le ricette suggerite da portali e blog di cucina, con ingredienti tradizionali, come piselli, zucca, pollo, ma anche piuttosto insoliti. Ecco qualche spunto portare a tavola ogni volta un piatto diverso: