I temi dello spreco e del consumo consapevole sono oggi argomento diffuso e popolare. In particolare, allo spreco alimentare è stata riservata maggiore attenzione negli ultimi anni, favorendo la nascita di progetti che, a diversi livelli e con strumenti differenziati, creano circoli virtuosi partendo dall’analisi di consuetudini e pratiche che oggi siamo chiamati a modificare. I diversi soggetti coinvolti – Grande Distribuzione Organizzata, ristorazione, aziende del settore alimentare, produttori – stanno via via adottando best practices atte a limitare gli sprechi e a indirizzare il consumatore verso nuove forme di collaborazione per diffondere comportamenti virtuosi e una maggiore consapevolezza delle conseguenze sociali ed economiche che le attuali abitudini di consumo comportano.
Abbiamo chiesto a Luigi Moraschi – Socio onorario dell’Associazione MAREMOSSO e vicepresidente di CAUTO Rete di cooperative sociali – di raccontarci quali sono le sfide future che attendono ciascun consumatore e di condividere con Mangiarebuono alcune riflessioni su temi come la Sharing economy e il concetto virtuoso di “rete”.
Ci raccontate la realtà di Maremosso e della rete di cooperative CAUTO? Di cosa vi occupate e in quali ambiti siete impegnati?
Nel 1991 nasce l’idea di Dispensa Sociale, con la concretizzazione delle prime azioni ad opera dell’Associazione CAUTO impegnata nel recupero di beni alimentari invenduti all’Ortomercato di Brescia e la distribuzione a scopo sociale nel quartiere di San Polo. Nel 1995 CAUTO diviene una Cooperativa Sociale per l’inserimento lavorativo di persone fragili grazie a percorsi occupazionali in ambito ecologico e nel 2001 nasce l’Associazione MAREMOSSO che, grazie all’attivazione del volontariato, gestisce gli aspetti logistico-operativi della Dispensa Sociale.
Cooperativa e Associazione, insieme alle altre cooperative che compongono oggi Rete CAUTO sono dedite alla salvaguardia e cura dell’ambiente, inteso come patrimonio culturale, ambientale ed economico, mediante realizzazione di servizi e progetti che coniugano azione ecologica e sociale. La Sostenibilità Integrata ispira ogni giorno l’agire di Rete CAUTO: legame e conoscenza del territorio, creatività e innovazione, solidarietà e rispetto per l’ambiente si esprimono, da ventotto anni, in servizi per l’ambiente, realizzando progetti che coniugano azione ecologica e azione sociale con creatività, innovazione e inclusione.
Oggi Economia Circolare ed Ecologia Integrale si concretizzano nella Dispensa Sociale (DS): un hub aperto a centinaia di organizzazioni territoriali del terzo settore (TS), dedicato a recuperare beni alimentari (ma non solo) e redistribuirli a scopo sociale. La relazione sinergica tra CAUTO e l’OdV MAREMOSSO è elemento chiave del modello organizzativo, ne amplifica gli impatti mettendo a disposizione dell’Associazione molteplici competenze e risorse trasversali: CAUTO garantisce a MAREMOSSO competenze logistiche (pianificazione/programmazione, mezzi e attrezzature), educative, tecnico/legali e di comunicazione. Viceversa, MAREMOSSO è per CAUTO importante risorsa per rafforzare i rapporti con il terzo settore del territorio, per intercettare bisogni e opportunità di collaborazione oltre che per partecipare al progetto con i suoi 95 volontari (tra i quali 24 persone segnalate dai servizi sociali). Dispensa Sociale nasce per abbattere gli sprechi lungo tutta la filiera agro-alimentare e ottimizzare il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari agendo nell’ambito dell’aiuto alimentare in un contesto di crisi produttiva e povertà crescente.
Cosa significa per voi essere parte di una comunità, lavorare per rafforzarla?
MAREMOSSO, sin dalle origini, collabora con molte realtà del territorio della provincia di Brescia promuovendo e partecipando ad eventi e iniziative a carattere sociale e ambientale: come Ente di II Livello, specializzato nel recupero, nella raccolta e nella ridistribuzione di eccedenze, la sua cifra distintiva è la capacità di creare rete con soggetti appartenenti a diverse realtà: pubblico, privato, associazionismo e terzo settore in una logica win-win e di bene comune.
Fare rete per MAREMOSSO significa condividere le risorse con il territorio e promuovere azioni affinché sia il territorio stesso, mediante l’organizzazione dei propri cittadini, sia gli enti pubblici e privati si “capacitino” e si attivino per il benessere della comunità tutta.
Il cibo, quindi, diviene un “mezzo” di intercettazione di bisogni e un veicolo di possibilità d’azioni di rete tradotte anche in tavoli di coordinamento, percorsi di progettazione partecipata e momenti formativi.
Creare valore con azioni concrete: quali sono alcuni dei più recenti progetti che raccontano il vostro impegno?
Progetto fondante di MAREMOSSO è Dispensa Sociale, un modello virtuoso di circolarità e progettazione partecipata che può contare su una piattaforma logistica di selezione all’avanguardia in termini di sicurezza e di igiene, oltre alla dotazione di strutture di stoccaggio e di mezzi di trasporto idonei alle caratteristiche dei beni ricevuti. Tutto questo permette alla nostra Dispensa Sociale di essere riconosciuta da Regione Lombardia come HUB di raccolta e smistamento a livello regionale.
La stessa Regione Lombardia ci ha erogato un finanziamento nell’ambito del bando Diritto al Cibo per il biennio 2022-2024 per il progetto Dispensa Sociale–Più rete per nutrire una risposta che permette di dare continuità alle azioni sperimentate nei precedenti progetti – “Più uguale Meno” e “Dispensa Sociale, Più relazioni di qualità = Meno povertà alimentare” – che, a partire dall’emergenza Covid-19, hanno portando allo sviluppo di nuove strategie di intervento e a nuove modalità organizzative nel recupero e nella re-distribuzione di beni alimentari. Questo progetto avviato a novembre 2022 ha l’obiettivo di intercettare precocemente e rispondere tempestivamente a situazioni di povertà alimentare nel territorio dell’intera Provincia di Brescia.
Grazie al lavoro sinergico e congiunto di CAUTO e MAREMOSSO siamo in grado di recuperare ogni anno oltre mille tonnellate di cibo, equivalente alla “creazione” di un valore economico del cibo recuperato stimato in 3,7 milioni di euro annui.
I beni recuperati, sotto forma di donazioni, provengono dalla Grande Distribuzione Organizzata, da aziende del settore alimentare, da produttori agricoli, dal settore della ristorazione e da altri soggetti virtuosi.
Oggi Dispensa Sociale raggiunge circa 260 associazioni e altri enti del terzo settore – afferenti a oltre 70 comuni della provincia di Brescia e alcuni delle province di Bergamo, Como, Cremona, Mantova e Pavia – che trovano risposta ai bisogni alimentari e materiali da redistribuire nelle proprie comunità di riferimento, contrastando così la povertà alimentare.
Grazie alla presenza capillare di queste organizzazioni sul territorio, si stima che il cibo recuperato raggiunga circa 10mila famiglie fragili per un complessivo di oltre 20mila persone (di cui 6 mila minori). Donare alla Dispensa Sociale, quindi, ha il duplice valore di recuperare beni, riducendo la produzione di rifiuti e garantendo allo stesso tempo, in un’ottica di economia circolare, la possibilità di rimettere in circolo questi beni, dando così risposta al bisogno alimentare e materiale di migliaia di persone.
Se doveste scegliere tre parole chiave per raccontare il concetto di Sharing Economy, quali sarebbero?
Economia di condivisione per MAREMOSSO si traduce in azioni concrete di:
– riduzione del rifiuto e recupero, riuso e ridistribuzione di beni;
– creazione di reti basate su collaborazione, scambio e reciprocità;
– valorizzazione delle risorse della comunità, sia materiali che umane e relazionali con un relativo impatto in termini di sostenibilità integrata.
Guardiamo al futuro: quali sono le prospettive di evoluzione della vostra Associazione/Rete di cooperative?
Crediamo che il solo modo per amplificare l’impatto delle nostre progettualità sul benessere della comunità sia agire in sinergia con i diversi attori del territorio: attivazione della comunità, co-costruzione di un’identità di rete territoriale e implementazione di un sistema sinergico tra soggetti – pubblici e privati – che valorizzi l’integrazione degli interventi e lo sviluppo di azioni volte a favorire coesione sociale e scambio mutualistico.
Creare sinergie tra attori del territorio e attivare la comunità significa anche coinvolgimento diretto dei cittadini, non considerati solo come beneficiari di sostegno ma riconosciuti come risorse chiamate a portare il proprio contributo alla comunità.
Questo cambio di paradigma è perseguito nell’azione quotidiana di Dispensa Sociale e di diverse altre progettualità di MAREMOSSO attive sul territorio gardesano, della Franciacorta e del Comune di Brescia dove, con l’obiettivo di co-costruire reti, si connettono gli attori territoriali presso luoghi di comunità, singoli o diffusi, incentrati su azioni di recupero, riuso, riciclo e scambio oltre che di reciproca formazione.