“Voglio vivere così, col sole in fronte e felice canto beatamente”. La famosa aria scritta e cantata da Ferruccio Tagliavini, utilizzata in passato come colonna sonora dello Spot della Regione Toscana, sembra scritta appositamente per il Montalbano, l’area di 16.000 ettari compresa tra le province di Firenze, Pistoia e Prato dove si produce uno dei vini più conosciuti e apprezzati al mondo, il Chianti.
Quella che oggi è La strada dell’olio e del vino del Montalbano è un percorso che si snoda lungo la provinciale omonima che da Vinci, uno dei borghi italiani più famosi al mondo, noto per aver dato i natali a Leonardo, giunge snodandosi tra le colline toscane fino su a Capraia e Limite, passando per Serravalle Pistoiese, Quarrata, Cerreto Guidi, Lamporecchio, Larciano e Monsummano Terme, che con le sue grotte, secondo Giuseppe Verdi, rappresenta l’ottava meraviglia del mondo.
In queste terre si producono il Sangiovese, il Canaiolo, il Trebbiano toscano e la Malvasia del Chianti, oltre al Chianti e all’olio denominato appunto di Montalbano, considerato uno dei più pregiati al mondo.
La “Strada dell’olio e del vino del Montalbano e delle colline di Leonardo”, nasce grazie alla volontà degli otto comuni del comprensorio (Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Vinci) di salvaguardare e promuovere ambiente e prodotti, unificando nel territorio, produzioni agricole, arte e cultura. I vigneti di queste zone producono il pregiato Chianti Montalbano oltre ad altri vini di grande qualità come il Bianco dell’Empolese Doc, i Colli dell’Etruria Centrale Doc, il Cerreto Igt e, naturalmente, il Vin Santo. Altro prodotto tipico è l’Olio extra vergine di oliva, anch’esso garantito dal lavoro attento e scrupoloso degli agricoltori.
Percorrendo la Strada dell’olio e del vino del Montalbano e delle colline di Leonardo, è possibile degustare eccellenti vini ed olio extra vergine di oliva, direttamente nelle cantine o nei frantoi.
Partendo da Cerreto Guidi, dove si produce l’ottimo vino Cerreto IGT, si può scegliere l’itinerario che scende a Lazzaretto – nei pressi del Padule di Fucecchio – e prosegue per Lamporecchio, oppure l’itinerario che porta a Vinci, il paese natale di Leonardo dove è possibile visitare il Museo Leonardiano di Vinci, che è allestito nelle due sedi della Palazzina Uzielli e del Castello dei Conti Guidi, e che raccoglie macchine e modelli di Leonardo ingegnere, scienziato e tecnologo.
Una volta arrivati a Vinci il percorso si dirama in alcuni itinerari. Si può scegliere di salire verso le colline del Montalbano, magari soffermandosi ad ammirare la Casa di Leonardo Da Vinci, per poi giungere a San Baronto, piccolo borgo famoso per il pane omonimo.
Ma a proposito di prodotti tipici c’è solo l’indecisione della scelta.
Oltre al pane di San Baronto si possono assaggiare i brigidini di Lamporecchio, la minestra di farro, la pappa col pomodoro, la farinata di cavolo nero, la finocchiona… La cucina del Montalbano contempla i principali piatti della tradizione popolare toscana.
Sempre partendo da Vinci, si può seguire un itinerario, passando per Violini per poi scendere verso la piana del fiume Arno scegliendo se passare da Sovigliana oppure dirigersi verso Capraia e Limite magari soffermandosi a visitare il Museo della Cantieristica Navale che racconta le famosa gesta dei navicellai e dei maestri d’ascia che fabbricavano le imbarcazioni quando il fiume Arno era navigabile fino a Pisa.