Importati dagli Arabi, nel nostro Paese i pistacchi sono coltivati esclusivamente in Sicilia, dove si concentra un sesto dell’intera produzione mondiale. Oltre che a Bronte – patria del celebre “oro verde”, riconosciuto con il marchio DOP e inserito tra i Presidi di Slow Food – le colture sono localizzate nei comuni di Adrano e Biancavilla, nel catanese, e nelle province di Agrigento e Caltanissetta.
Vista la sua provenienza, il prezioso seme è, quindi, tra gli ingredienti privilegiati della pasticceria siciliana ed è alla base di gelati, della pasta utilizzata per guarnire la cassata, delle torte con pan di spagna e cioccolato, del torrone, di dolci simili per procedimento a quelli fatti con le mandorle e dell’antichissima “filletta”, originaria di Bronte e preparata semplicemente con farina, uova, zucchero e pistacchi.
È utilizzato poi all’interno di squisite ricette salate, come il pesto – una sfiziosa variante di quello tradizionale al basilico –, negli aperitivi oppure per insaporire la mortadella e altri salumi. Assolutamente da provare il Tiramisù al Prosciutto Crudo Snello e Pistacchi di Bronte, per apprezzare il perfetto abbinamento tra il prezioso frutto e il prosciutto.