Un tempo erano molto utilizzati in cucina, oggi sono meno presenti, ma visto le loro proprietà nutrizionali e la versatilità che mostrano di avere, sarebbe bene inserirli più spesso nella propria dieta. I lupini crescono su una pianta molto bella che cresce anche spontaneamente in Sicilia, Puglia e Sardegna.
Sono un legume apprezzato fin dai tempi antichi. I Romani li amavano perché sono un alimento molto nutriente e capace di conferire un forte senso di sazietà, ma anche per le loro capacità di fertilizzare il terreno grazie alla capacità di rilasciare lentamente azoto nel terreno.
Sono ricchi di proteine caratteristica che li ha resi in passato il cibo popolare per eccellenza. Rappresentano anche un’importante fonte di fibre, sali minerali e apportano un ridotto contenuto di zuccheri, caratteristica questa che li rende un alimento particolarmente interessante per chi soffre di diabete. Inoltre, sono privi di glutine per questo si rivelano un ingrediente molto interessante per i celiaci.
La parte esterna è una pellicina non è digeribile, si può consumare invece l’interno più chiaro. Sono ottimi come stuzzichino per l’aperitivo, a possono essere un ingrediente di nutrienti e calde zuppe. Dai lupini si ricava anche una farina utile per preparare golosi burger o polpette vegetali, ma anche pane, pasta o si possono utilizzare per addensare zuppe e minestroni.
I lupini, per essere consumati in sicurezza, devono essere trattati perché contengono una sostanza tossica, la lupinina, dal sapore amarissimo e che si può eliminare bollendoli in acqua e immergendoli in salamoia. Un tempo i marinai usavano metterli a bagno nell’acqua di mare oppure venivano lasciati in un fiume, all’interno di un sacco di iuta e li salavano dopo.
Solitamente nei supermercati o al mercato si trovano in salamoia, in questo caso è bene sciacquarli bene prima dell’utilizzo per non rischiare che risultino troppo salati.