Pasqua è ormai alle spalle, ma non certo il suo carico di dolci, cioccolato e calorie. Non è difficile trovare per le prossime settimane ancora colombe da “smaltire”, uova di pasqua da scartare, per i bambini una continua tentazione! Si, perché i più piccoli hanno una sorta di predisposizione naturale al gusto dolce, sviluppatasi, come non tutti sanno, proprio dal latte materno.
Ma i pediatri avvertono: non esagerare con le uova di cioccolato, una volta scartati e svanito l’effetto sorpresa, è bene che tutta la cioccolata sia fuori dalla portata dei bambini, e non solo! Piuttosto è preferibile utilizzarla per preparare dolci e biscotti che uniscono alla bontà la genuinità. Inoltre è consigliabile utilizzare, anche per gustose preparazioni fatte in casa, frutta matura al punto giusto, e per questo già più dolce, da offrire ai bambini a colazione o a merenda, al posto di merendine e snack confezionati.
In Italia 9 bambini su 10, al di sotto dell’anno di età, consumano troppo zucchero nella loro dieta. A confermarlo è un recente studio Nutrintake, condotto dal Prof. Gianvincenzo Zuccotti (Direttore Clinica Pediatrica L. Sacco di Milano, Università degli Studi di Milano) realizzato su un campione di oltre 400 bambini italiani dai 6 ai 36 mesi.
“Gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano – spiega il Prof. Claudio Maffeis, pediatra nutrizionista e Professore Associato di Pediatria all’Università di Verona – ma la nostra dieta ha già a disposizione tanti alimenti naturalmente dolci che aiutano ad assecondare il gusto dei nostri bambini senza forzature e predispongono ad abitudini salutari”.
I rischi derivanti dalla troppa “dolcezza” di mamma e papà sono la predisposizione del bambino a carie, aumento di peso, oltre ad una scorretta educazione alimentare che con grande probabilità si protrarrà da giovani e adulti, con problemi rilevanti per la salute, ad esempio lo sviluppo di patologie cardiovascolari.
Quali sono gli errori più comuni?
Tra i comportamenti più diffusi nelle famiglie italiane ci sono le ‘dolci’ concessioni come premio per un gesto o un comportamento lodevole, o per consolare un pianto disperato (pratica comune è ad esempio quella di intingere il ciuccio nello zucchero o nel miele). Così come, altro errore, è quello di considerare l’alimentazione del bimbo dopo il primo anno di età alla stessa stregua di quella degli adulti: il bambino necessita di un’alimentazione specifica.
Per non parlare dell’abitudine di accentuare il sapore dei cibi, spesso la frutta, con l’aggiunta di zucchero perché si pensa siano più apprezzati dal bambino.
Alcuni consigli utili
Certo gli zuccheri sono importanti perché forniscono energia indispensabile per un bambino, ma occorre fare attenzione alla quantità di zuccheri semplici e raffinati introdotti nella loro dieta, contenuti soprattutto nelle merendine e nei biscotti, che oltre ad essere causa delle carie dentarie (soprattutto gli zuccheri più appiccicosi delle caramelle gommose), creano nel bambino un continuo senso di fame dovuto al loro veloce assorbimento.
È preferibile, invece, far consumare zuccheri sotto forma di carboidrati a catena lunga, quelli cioè contenuti nei cereali integrali che liberano il glucosio nel metabolismo in modo lento e continuo.
Le alternative più sane e naturali allo zucchero
Per aspetto simile al miele, fra tutti i dolcificanti naturali è forse il migliore. Si ottiene dalla fermentazione del tutto naturale dei cereali come mais, avena, riso, grano, ed è un concentrato di proteine, calcio, magnesio e vitamine del gruppo B.
Sciroppo d’acero
Da sapore caramellato molto gradevole al palato, è ricco di sali minerali: potassio ma anche calcio e ferro. Può essere utilizzato in cucina anche la preparazione di dolci da forno o al cucchiaio.
Sciroppo di mele
Ricco soprattutto di magnesio e potassio, è un dolcificante particolarmente energetico, consigliato anche per i bambini che fanno sport. Si presta alla preparazione di gustose torte e dolci da forno.
Miele
Dal gusto dolcissimo è, per questo, il preferito dai bimbi. Ricco di nutrienti importanti, vitamine e sali minerali, è però consigliabile non abbondare con le quantità, soprattutto per i bambini al di sotto dei 12 mesi, quello grezzo può presentare microrganismi che possono procurare colichette e gonfiori.