pranzo fuoriPaste fredde e insalate di riso, tanta acqua a temperatura ambiente per idratarsi adeguatamente, pesce fresco, frutta e verdura: se il clima torrido degli ultimi giorni sta mettendo a dura prova l’organismo un aiuto importante può arrivare dalla tavola.

Le temperature che da settimane superano i 40 gradi – con tassi di umidità altissimi che fanno aumentare la sensazione di caldo percepito – causano nelle persone di ogni età stanchezza, insonnia, irritabilità, scarsa voglia di mangiare. Secondo il Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, Pietro Migliaccio, l’inappetenza provocata dall’afa va combattuta anche attraverso l’alimentazione adeguata, con cibi leggeri e nutrienti, in grado di far recuperare la fame e al tempo stesso donare sollievo al corpo stressato dalla calura eccessiva.

 

Sì a insalate di riso o pasta, no a ragù e insaccati

Bere acqua Insalata di pastaAnguria

Il primo, indispensabile gesto è quello di bere tanto, “almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno per reidratare i liquidi che vengono persi” con il sudore, raccomanda il nutrizionista all’Adnkronos. Attenzione, però, la temperatura dell’acqua non deve essere troppo fredda, ma compresa tra 10 e 15 gradi, altrimenti si verifica “una vasodilatazione che ci fa sudare subito e quindi i benefici dell’idratazione vengono meno”.

Quando la colonnina di mercurio sale, poi, diventa davvero difficile consumare cibi caldi: a colazione, perciò, via libera al cappuccino freddo preparato con latte parzialmente scremato, allo yogurt e ai frullati di frutta, che danno all’organismo una sferzata di energia, apportando vitamine e sali minerali.

A pranzo e a cena meglio puntare su pietanze leggere come pasta fredda o col pomodoro fresco e basilico, così come l’insalata di riso. Oltre ad essere più graditi al palato, questi piatti rappresentano un pasto completo perché uniscono i carboidrati della pasta o del riso agli ortaggi e alle proteine animali, contenute ad esempio nelle uova, nel tonno o nel formaggio, tra gli ingredienti più utilizzati per le insalatone estive. Per il secondo bene la carne bianca – più digeribile di quella rossa – e il pesce, alla griglia o cotti al forno, accompagnati da un “bel piatto di verdure di stagione”: lattuga, fagiolini, pomodori, cetrioli, peperoni, bietole, melanzane, zucchine saziano senza appesantire e permettono di fare il pieno di vitamine e antiossidanti. “Tassativamente sconsigliati i fritti”, insieme agli insaccati, al ragù e ai sughi pesanti, che rallentano la digestione accrescendo la sensazione di malessere già provocata dal caldo.

E se si è al mare o in gita in una città d’arte è concesso pure un pasto veloce a base di gelato, purché non diventi un’abitudine: “Ogni tanto va bene pranzare con un gelatone o, meglio ancora, con una macedonia col gelato”, per unire i benefici della frutta fresca a quelli del latte.

 

Tanta frutta fresca contro il gonfiore alle gambe

Tra i cibi anti-caldo, infine, non può mancare la frutta di stagione: “Tutta quella estiva fa bene e ci dà vitamine e minerali essenziali”, ma tra quella da privilegiare c’è sicuramente l’anguria, costituita per oltre il 90% da acqua. “Mangiandone 500 grammi assumiamo 450 grammi di liquidi buoni che vengono rilasciati lentamente idratandoci”, sostiene il nutrizionista.

Il cocomero rappresenta, inoltre, un valido alleato per contrastare un disturbo molto frequente in estate, soprattutto tra le donne: la fastidiosa sensazione di gonfiore alle gambe provocata dalla vasodilatazione che aumenta con le alte temperature. Largo, allora, alla frutta che contiene molta acqua e svolge perciò un’azione drenante, come consiglia la naturopata Maria Victoria Tuan: l’anguria, quindi, ma anche le pesche, “ricche di minerali ricostituenti come potassio e calcio”, le susine, che depurano e forniscono energia, e il melone, che “è altamente dissetante e ha funzioni diuretiche”.

 

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