Secondo i nutrizionisti è un pasto indispensabile, perché assicura all’organismo il giusto apporto di energia dopo il lungo digiuno notturno. La colazione, però, oltre a essere di fondamentale importanza per il benessere di corpo e mente, è un’esperienza culturale
perché varia da un Paese all’altro – e talvolta da regione a regione –, ponendoci di fronte a scelte alimentari ben precise.
Così gli italiani al mattino prediligono i carboidrati, quindi cornetti, biscotti e altre delizie, proprio come nel resto della giornata amano la pasta, il pane e la pizza; in Inghilterra e nel Nord Europa, invece, il primo pasto della giornata è ricco di proteine animali e grassi, per far fronte al clima rigido; negli USA, infine, la colazione è un retaggio della dominazione inglese, sebbene nel corso dei secoli si sia arricchita di elementi unici e caratterizzanti.
Vediamo nel dettaglio i tre tipi di colazione più diffusi al mondo.
1. La continentale, dolce ed equilibrata
Nella nostra Penisola, in Francia e nei Paesi del bacino del Mediterraneo la colazione, detta continentale, è per eccellenza dolce. Ne fanno parte caffè (più raramente tè), latte, cappuccino, yogurt, succhi di frutta o frutta fresca, uniti a cereali, biscotti, cornetti, torte, al pane – legato alla cultura contadina – oppure alle fette biscottate con marmellata, per dare all’organismo la quantità di proteine, carboidrati e fibre necessaria per “rimetterlo in moto” al risveglio.
Una curiosità: nonostante il cornetto, insieme al cappuccino, sia il simbolo internazionale della colazione italiana, la sua invenzione è da attribuire agli austriaci, come scrive Gianni Moriani nel volume Cornetto e cappuccino – Storia e fortuna della colazione all’italiana: i pasticceri viennesi, infatti, per festeggiare la vittoria sugli ottomani al termine della Guerra austro-turca, nel 1699, realizzarono un dolce a forma di mezzaluna riproducendo il simbolo impresso sulla bandiera del paese medio-orientale.
2. La sostanziosa English Breakfast
Ricchissima e composta da cibi salati, la English Breakfast o colazione internazionale è il celebre pasto mattutino di Gran Bretagna e Irlanda. Il protagonista dell’autentica colazione all’inglese è un grande piatto sul quale vengono adagiati fagioli lessi conditi con ketchup o salsa di pomodoro, uova al tegamino, strapazzate o a occhio di bue, bacon – il tipico salume anglosassone simile alla pancetta affumicata – croccante rosolato nel burro, salsicce fritte, funghi trifolati, fette di pomodoro e pane tostato o fritto.
Per un tocco di freschezza, il tutto è accompagnato da succo d’arancia oppure da fettine di pompelmo pelate a vivo e spolverizzate di zucchero. Immancabile infine il classico tè all’inglese con latte.
Le origini della English Breakfast risalgono al periodo medievale, quando i contadini, prima di iniziare la dura giornata di lavoro nei campi, si mettevano in forze con alimenti molto calorici, per poi saltare il pranzo e mangiare direttamente a cena. Oggi comunque il suo consumo è riservato al weekend o ai giorni di festa, quando ci si alza più tardi, mentre nel corso della settimana gli inglesi preferiscono cibi dolci, come toast con burro e marmellata, latte e cereali e naturalmente il tè.
Pur se con alcune differenze, l’abitudine di concedersi pasti particolarmente abbondanti al mattino è presente in generale in tutto il Nord Europa ed è legata alla necessità di far fronte alle temperature fredde con alimenti “sostanziosi”. In Svezia troviamo così pane, polpette, salsicce, uova strapazzate, prosciutto e formaggio, unite a cereali e succhi di frutta, in Finlandia pane (di segale) e burro, salumi, verdure e porridge, una zuppa a base di avena e latte, mentre i norvegesi mangiano uova sode, biscotti, formaggi e aringhe marinate.
Un consiglio: se avete in programma un viaggio a Londra e volete provare l’originale colazione all’inglese, provate quella servita da The Muffin Man Tea Shop, in Kensington Street, oppure da uno dei quattro Breakfast Club sparsi per la città.
3. E quella mista degli Usa
Negli Stati Uniti troviamo una sintesi degli altri due tipi di colazione: dopo la dominazione coloniale dell’Inghilterra qui si impose quella britannica, “contaminandosi” con cibi tipicamente americani, come le patatine e il pane fritto nell’uovo. Alla fine dell’Ottocento arrivarono i corn flakes, fiocchi di mais arricchiti con zucchero e vitamine, “ideati” dal medico avventista John Harvey Kellogg per rispondere all’esigenze nutrizionali della sua comunità religiosa, che seguiva una dieta vegetariana molto severa.
Nel corso degli anni, poi, vari Stati degli USA – come Maine, Arizona e Connecticut – si sono orientati verso una colazione dolcissima, a base di pancake e muffin, da accompagnare a marmellate e salse, in particolare allo sciroppo d’acero. Il successo di queste prelibatezze è in crescita costante e ha ormai raggiunto anche l’Europa e l’Italia.