La Calabria è una terra dalla storia e dal fascino incredibili. Un territorio dal mare cristallino, che custodisce meraviglie architettoniche, bellezze naturali e antiche tradizioni che la rendono una delle zone italiane più appassionanti da scoprire, anche nei sapori: mai banali o scontati ma forti, veri e audaci.

Un prodotto su tutti? La Nduja.

Questo insaccato di maiale dal tipico colore rosso è uno dei simboli della Calabria. Sapore deciso e piccante e consistenza morbida, vede la sua origine nel piccolo comune di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia.

Scopriamo insieme la sua storia

salame piccante, nduja della calabriaA differenza di altri insaccati, la Nduja deriva da una specie particolare di suino: il Maiale Nero, tipica razza calabra, quasi estinta prima che venisse tutelata e protetta dal Consorzio del Nero di Calabria.
Allevato allo stato brado e semibrado sulle colline della Pre-Sila, il Maiale Nero si nutre esclusivamente di prodotti naturali, caratteristica che rende le sue carni altamente digeribili e ricche di Omega 3 e 6.

La Nduja è immediatamente riconoscibile per il colore rosso e per il sapore piccante che derivano dal secondo ingrediente per eccellenza tipico del territorio: il peperoncino. Questa spezia si aggiunge – sia fresca che essiccata e nel rapporto 1:3 rispetto alla carne – al trito formato da coscia, sottopancia, guanciale, pancetta e spalle di maiale. Il composto viene poi insaccato e affumicato su legno d’ulivo, quindi essiccato e stagionato in luogo fresco.

Ma come gustare la Nduja?

La Nduja è un prodotto molto versatile, adatto per insaporire un semplice piatto di formaggio o una pizza ed egualmente perfetto per ricette tradizionali come la fileja, pasta tipica calabrese – simile ad un fusillo attorcigliato a mano – che trova proprio nella Nduja l’abbinamento perfetto.

 

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