Protagonista di pranzi e cene, ma anche di happy hour e aperitivi “rinforzati”, è tra le pietanze preferite dagli italiani per picnic all’aperto e soprattutto per le giornate al mare. Fresca, facile da preparare, “personalizzabile” a seconda dei gusti, l’insalata di riso è uno di quei piatti che non può mancare sulla tavola dell’estate. Nella lista dei “cibi da spiaggia” stilata da Coldiretti, quest’anno si classifica al secondo posto, dopo la macedonia di frutta e prima della Caprese.
Non esiste una ricetta “originale” di questo piatto, ognuno lo cucina con quello che preferisce, dal tonno sott’olio al prosciutto cotto tagliato a dadini, dai wurstel ai formaggi, dai pomodori al mais, fino a sottaceti, olive, ortaggi, gamberetti, uova sode, pisellini, capperi. Anche sul condimento c’è varietà: qualcuno utilizza soltanto olio extravergine d’oliva e sale, altri il succo di limone, per un sapore più penetrante, il pepe, l’origano o salse varie, come la maionese.
Fu probabilmente dalla penisola iberica, patria della paella, che il nostro Paese acquisì la consuetudine di unire il riso agli ingredienti più diversi. Originario dell’Asia Meridionale – secondo alcune fonti sarebbe nato addirittura 15mila anni fa – questo cereale giunse in Europa grazie agli Arabi, che lo importarono in Spagna, da dove si diffuse poi nel resto del Mediterraneo. Nel 1300 veniva già coltivato in Italia, come documenta un antico “libro della spesa” dei duchi di Savoia.