Per chi si trova in Lombardia, una tappa imperdibile per vivere fino in fondo i colori della primavera sono le Isole Borromee, tre gioielli che affiorano sul Lago Maggiore, a una manciata di minuti di navigazione da Arona, Stresa o Pallanza.
Le isole prendono il nome dalla famiglia Borromeo, originaria di San Miniato in Toscana ma divenuta poi potente famiglia di feudatari della zona, che acquisì le tre isole nel XIV secolo e iniziò così la loro trasformazione.
L’Isola Madre, la più grande, accoglie i visitatori con la sua vegetazione lussureggiante, fra fioriture di camelie, azalee, glicini e li conduce lungo sentieri ombreggiati da limonaie e cedri, in un luogo senza tempo, fino alla residenza dei Borromeo, dove mobili antichi, scenografie teatrali, quadri e abiti, raccontano la storia di una famiglia che, ancora oggi, conserva un forte legame con il territorio. Ma la vera perla di questo luogo è il cipresso del Kashmir, il più grande e antico d’Europa con i suoi oltre duecento anni, circondato da Ibiscus e Ginkgo biloba che conferiscono un tocco tropicale al giardino popolato da pavoni, fagiani e coloratissimi pappagalli che vivono liberi nel verde.
Dopo una visita di un paio d’ore, dall’imbarcadero si parte alla volta dell’Isola Bella con il suo seicentesco “giardino all’italiana” e l’antico palazzo barocco, un ambiente elegante e sontuoso che conserva numerose opere d’arte: arazzi, mobili, statue, dipinti, stucchi ma anche le curiose grotte a mosaico, luogo di frescura e di diletto.
Sul finire della giornata merita una tappa anche l’Isola dei Pescatori, l’unica abitata tutto l’anno, caratterizzata da case alte e terrazzate, dove un tempo si faceva essiccare il pesce.
Tornando sulla terraferma non possiamo che consigliare una cena, magari vista lago, a base di prelibatezze del territorio: il fritto di lavarello, le alborelle fritte o in carpione, il luccio, la trota, il persico reale.