L’asparago bianco di Giare, il carciofo violetto di Sant’Erasmo, il Riso Carnaroli di Torre di Fine, il Miele di barena: sono i cibi protagonisti del Weekend Strabiologico, un appuntamento che ogni anno porta in scena il meglio della gastronomia di Stra, borgo della provincia di Venezia che sorge sulle rive del Naviglio del Brenta. La XV edizione è in programma dal 24 al 26 aprile, nella cornice cinquecentesca di Villa Loredan, e rappresenta un’ottima occasione per trascorrere il finesettimana della Liberazione tra sapori pregiati e la maestosità delle numerosissime ville venete che caratterizzano la zona.
Quest’anno la manifestazione – organizzata dall’associazione Veneto a Tavola e promossa dal Comune di Stra e dalla Regione Veneto – è dedicata al Riso: questo cereale dalla storia millenaria fa parte da sempre della storia della regione, dove nascono varietà pregiate come il Riso del Delta del Po IGP, coltivato sin dalla fine del Quattrocento, il Vialone Nano Veronese, anch’esso riconosciuto con l’Indicazione Geografica Protetta, che viene messo a coltura in aree irrigate con le limpide acque di sorgente ed è particolarmente indicato per la preparazione dei risotti, quello di Grumolo delle Abbadesse, un piccolo comune tra Vicenza e Padova, Presidio Slow Food, la cui coltura fu avviata nel Cinquecento dalle suore dell’abbazia benedettina di San Pietro, e il Riso Carnaroli di Torre di Fine, l’unica tipologia prodotta nella provincia di Venezia. Con quest’ultima varietà, durante l’evento verranno cucinati “Risi e bisi”, il celebre primo piatto a base di riso, piselli e pezzetti di carne d’oca: saranno offerti ai visitatori il 25 aprile, ripetendo una consuetudine che qui si tramanda fin dal 1600, quando il Doge li mangiò in un banchetto allestito fuori al Palazzo Ducale, per onorare San Marco, patrono di Venezia.
Nel corso della tre giorni la più squisita tradizione locale incontrerà la cultura orientale, così accanto a specialità regionali come il risotto agli asparagi verdi, gli arancini di Vialone Nano, l’insalata di riso Corallo con verdure primaverili, la sbrisolona con farina di riso, burro, zucchero e mandorle, compariranno piatti che arrivano da lontano, come la crema di riso Jasmine (tailandese) e il riso Essenza con pollo al curry.
Da assaggiare poi i cibi biologici, frutto del lavoro dei contadini della Valle, che ancora oggi producono alimenti nel rispetto della natura, conservando i sapori di una volta senza l’impiego di pesticidi che danneggiano il territorio: gli asparagi bianchi di Giare, coltivati dai tempi della Serenissima nell’omonima frazione del comune di Mira e nelle località vicine, che si consumano crudi in insalate miste oppure lessi, saltati nel burro, come ingrediente di minestre, creme, frittate e naturalmente risotti; il Carciofo Violetto di Sant’Erasmo (Presidio Slow Food), che nella forma ricorda una rosa, tenero, carnoso e dal sapore leggermente amaro, buonissimo fritto, lesso e condito con olio, pepe e aglio oppure cotto in un soffritto di olio e cipolla; il Miele di barena, tipico dei comuni di Campagna Lupia, Mira, Chioggia, Venezia, Cavallino Treporti e Jesolo, dove sono presenti le barene, le terre emerse a ridosso della laguna, confinanti con l’acqua salmastra – qui nasce un particolare fiore detto “fiorella di barena” da cui si ricava un miele rarissimo e grezzo, dalle proprietà balsamiche.
Oltre che alle degustazioni, durante il Weekend Strabiologico spazio ad escursioni e laboratori per adulti e bambini – interessante quello per imparare a riconoscere le erbe spontanee per uso gastronomico – e a riti dal fascino lontano, come la tosatura delle pecore, che in passato veniva fatta dai pastori in primavera, prima di dare inizio alla transumanza. Il calendario completo delle iniziative è disponibile sul sito del Comune di Stra.
Le Ville Venete della Riviera del Brenta
Le Ville Venete della Riviera del Brenta
Formata dai comuni che sorgono lungo le rive del Fiume Brenta, un prolungamento del Canal Grande, la Riviera del Brenta si caratterizza per la presenza di numerose Ville Venete – ben 46 in soli quattro comuni –, le residenze di campagna che le famiglie nobili della Repubblica di Venezia fecero edificare tra il XV e il XIX secolo.
Il solo borgo di Stra ne custodisce ben 9: la più famosa e visitata è Villa Pisani – da non confondere con l’omonima dimora palladiana di Bagnolo, nel vicentino –, circondata da un parco di 11 ettari e composta da 114 stanze, oggi sede di un museo nazionale che ospita arredi e opere d’arte del Settecento e dell’Ottocento, tra cui la “Gloria della famiglia Pisani” del Tiepolo, affrescato sul soffitto della Sala da Ballo.