Alfonsina Trucco, una signora di 87 anni di Trefontane, una frazione di Montoggio, nell’entroterra genovese, è stata eletta Campionessa del Mondo nel V Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Lo ha decretato una giura composta da 30 esperti scegliendola tra 100 finalisti.
Al secondo posto Angelo Vanagolli, al terzo Candida Grosso. Gli altri finalisti sono Federico Bonzi, Bruno Canepa, Paolo Brovia, Luca Bernava, Mirco Chiavarini, Massimiliano Cresta e Fabrizio Migliorini. Tra loro tre tecnici informatici, un ingegnere e un fisico nucleare.
La signora ha sbaragliato gli altri concorrenti preparando il suo pesto alla genovese in un antico mortaio di famiglia in cui lo lavora da oltre 70 anni. Tra i partecipanti che si sono contesi il titolo, alla presenza di oltre 2000 persone e guidati dalla voce di Bruno Pizzul, ben 23 stranieri provenienti dalla California, dalla Finlandia, dall’Irlanda e finanche dal Libano, dai cui cedri si ricava il miglior legno per i pestelli.
Come ha dichiarato alla fine della competizione, per Alfonsina vincere il Pestello d’oro “è stata una passeggiata”, niente di più di quello che fa da quando era adolescente, in famiglia la domenica e da oltre 50 anni nel ristorante di famiglia, dove – dopo esser uscita dall’ufficio postale nel quale ha lavorato fino alla pensione – si recava proprio per preparare la famosa salsa genovese, ovviamente la specialità della casa. Il segreto del suo pesto? “Il mortaio” – afferma lei, aggiungendo che “grazie a quello ho dovuto pestellare solo 5 minuti rispetto agli altri concorrenti”.
I partecipanti hanno avuto 40 minuti per preparare il pesto. Come nella migliore tradizione hanno seguito tutti la regola della tradizione che prevede un lungo e delicato “massaggio” circolare degli ingredienti in dotazione: pinoli italiani, aglio di Vessalico, Parmigiano reggiano DOP, Fiore sardo DOP, Sale marino delle saline di Trapani e l’olio extravergine di oliva DOP della Riviera Ligure.