A prima vista sembra un semplice insaccato, a metà tra un salame e un cotechino e dall’insolito colore bianco, con screziature che vanno dal verde all’arancione. Ma il suo aspetto trae in inganno, perché il Pestàt non è un salume ma un condimento. È un impasto di lardo macinato, erbe aromatiche e spezie, che viene racchiuso in un budello di maiale o conservato in barattoli di vetro. La sua patria è Fagagna, un piccolo comune della provincia di Udine che l’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”.
Tagliato a fettine, può essere aggiunto a piccole dosi a piatti di carne, minestroni, sughi, zuppe di verdure o legumi, a cui dona profumo e sapore. Il lardo, sciogliendosi all’interno del tegame senza aver bisogno di olio o burro, sprigiona, infatti, l’intenso aroma delle erbe e regala morbidezza e corposità alle pietanze più diverse. È ottimo anche sul pane caldo, sulle patate al forno, sullo spezzatino di maiale, di manzo o di pollo. Nella sua terra natale viene poi impiegato per dar gusto alle brovade, rape conservate nella vinaccia e tagliate a striscioline, che accompagnano il musetto, il tipico insaccato friulano ricavato dal muso del maiale.
Il pestàt è prodotto anche nella variante ‘rossa’, con l’aggiunta di pomodoro all’impasto, ideale da spalmare sulle bruschette, leggermente scaldato in forno, o come condimento per la pasta.