Chi ha detto che per preparare piatti appetitosi sia necessario un grande dispendio economico? Anche con gli avanzi è possibile cucinare pietanze gustose e invitanti, con la certezza di risparmiare e di compiere un gesto responsabile nei confronti di tutti coloro che, ancora oggi, non hanno viveri a sufficienza per il proprio sostentamento.
Se da un lato il fenomeno dello spreco alimentare nel nostro Paese raggiunge dimensioni allarmanti – basti pensare che, annualmente, ogni italiano getta nel cassonetto 146 kg di cibo –, dall’altro in un numero sempre crescente di famiglie si sta diffondendo la cultura del riciclo creativo. A rivelarlo è uno studio condotto dall’Istituto di Ricerche e Marketing Astarea per conto di IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), su un campione di 55 opinion leader – giornalisti, blogger ed editori –, che hanno espresso il loro parere riguardo all’idea di “Creatività in cucina”.
Gli italiani si stanno appassionando al bricolage culinario, un termine preso in prestito dal mondo del fai da te e trasferito a quello dei fornelli, che indica il “saper organizzare un ottimo pranzo con quel che si ha a disposizione in quel momento”. Siamo ben lontani dall’idea di “minestra riscaldata”: riutilizzare gli avanzi significa creare con quello che troviamo nel frigorifero o in dispensa ricette nuove e gustose. Se gli ingredienti disponibili sono pochi non c’è problema, anzi, le risorse scarse rappresentano uno stimolo ulteriore – e non un limite – per la fantasia, aumentando la gratificazione personale del cuoco o della cuoca di casa.
Il bricolage gastronomico rispecchia uno stile di vita sostenibile, consentendo un risparmio non solo di denaro ma anche di imballaggi; nella cucina degli avanzi poi sono privilegiate frutta e verdura di stagione, che non alterano i ritmi della natura e sono più sane. Una scelta consapevole, insomma, che fa bene all’ambiente.