Chi ha detto che per preparare piatti appetitosi sia necessario un grande dispendio economico? Anche con gli avanzi è possibile cucinare pietanze gustose e invitanti, con la certezza di risparmiare e di compiere un gesto responsabile nei confronti di tutti coloro che, ancora oggi, non hanno viveri a sufficienza per il proprio sostentamento.
Se da un lato il fenomeno dello spreco alimentare nel nostro Paese raggiunge dimensioni allarmanti – basti pensare che, annualmente, ogni italiano getta nel cassonetto 146 kg di cibo –, dall’altro in un numero sempre crescente di famiglie si sta diffondendo la cultura del riciclo creativo. A rivelarlo è uno studio condotto dall’Istituto di Ricerche e Marketing Astarea per conto di IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), su un campione di 55 opinion leader – giornalisti, blogger ed editori –, che hanno espresso il loro parere riguardo all’idea di “Creatività in cucina”.
Gli italiani si stanno appassionando al bricolage culinario, un termine preso in prestito dal mondo del fai da te e trasferito a quello dei fornelli, che indica il “saper organizzare un ottimo pranzo con quel che si ha a disposizione in quel momento”. Siamo ben lontani dall’idea di “minestra riscaldata”: riutilizzare gli avanzi significa creare con quello che troviamo nel frigorifero o in dispensa ricette nuove e gustose. Se gli ingredienti disponibili sono pochi non c’è problema, anzi, le risorse scarse rappresentano uno stimolo ulteriore – e non un limite – per la fantasia, aumentando la gratificazione personale del cuoco o della cuoca di casa.
Il bricolage gastronomico rispecchia uno stile di vita sostenibile, consentendo un risparmio non solo di denaro ma anche di imballaggi; nella cucina degli avanzi poi sono privilegiate frutta e verdura di stagione, che non alterano i ritmi della natura e sono più sane. Una scelta consapevole, insomma, che fa bene all’ambiente.
A lezione di non-spreco con Slow Food
A lezione di non-spreco con Slow Food
Un’interessante iniziativa per imparare a riciclare con estro arriva da Slow Food, l’associazione no profit che dal 1986 promuove nel mondo la cultura del cibo legato al piacere, alla convivialità, preservando la biodiversità e le produzioni locali d’eccellenza dal rischio di estinzione. Dal 7 al 14 maggio si terrà a Genova la prima edizione di “Cucina senza sprechi”, un corso attivato nell’ambito del Master of Food “Tecniche di cucina”, che intende insegnare ai partecipanti l’arte del recupero tra i fornelli, partendo dalla corretta conservazione degli alimenti fino alla creazione di pietanze sorprendenti e inaspettate.
Qualche consiglio per riciclare con gusto
Qualche consiglio per riciclare con gusto
1. La carne e il pesce. L’arrosto avanzato può essere impiegato per i primi piatti, aggiungendo verdure di stagione, o per farcire torte salate. Qualsiasi tipo di carne poi, sia bianca che rossa, frullata insieme a uova, pane raffermo ammollato nel latte e parmigiano si trasforma in gustosissime polpette. Il pesce lesso o al vapore (merluzzo, salmone, nasello, spada) è perfetto invece per le crocchette, che piacciono a grandi e piccini.
2. La pasta o il risotto. La seconda vita della pasta avanzata è la frittata di maccheroni, mentre il risotto allo zafferano trova nuova linfa nel riso al salto, una ricetta della tradizione lombarda. Da altri tipi di risotto si ottengono squisiti arancini.
3. Verdure e legumi. Le verdure grigliate – zucchine, melanzane, peperoni – sono ottime per guarnire focacce e pizze, mentre quelle lesse o in padella arricchiscono la frittata. Gli avanzi di legumi sono invece l’ideale per zuppe e saporite polpettine.