Cornetti e ciambelle per la colazione, crostate per la merenda dei bambini o i pranzi in famiglia, splendide torte a più piani da riservare alle feste e ai momenti speciali. Gli italiani non rinunciano mai al dolce, purché a prepararlo siano le mani esperte dei pasticceri del Belpaese. Lo conferma una recente indagine svolta da Databank per l’AIBI, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients, che ha fotografato l’andamento dei consumi nei settori della pasticceria e della panificazione made in Italy.
Nel 2014 le vendite di dolci artigianali da nord a sud della Penisola sono aumentate dello 0,5% – con 562mila tonnellate di prodotti da pasticceria acquistati – e, per la fine di quest’anno, le stime prevedono un’ulteriore crescita dell’0,7%. Cifra che aumenta significativamente se si guarda al settore della panificazione, che negli ultimi dodici mesi ha segnato un incremento dell’1,6%. In cima alle preferenze dei nostri connazionali compaiono brioches – i dolci più amati con un aumento del 3,5% –, ciambelloni ‘della nonna’, crostate con marmellata o crema al cioccolato, torte di mele: prodotti da forno da acquistare dal proprio panettiere di fiducia e concedersi in qualsiasi momento della giornata, a colazione con il caffellatte o i succhi di frutta, a merenda con una tazza di tè, o dopo cena, per finire la giornata con un tocco di dolcezza. In particolare, i consumatori si orientano verso dessert di piccole dimensioni o addirittura monoporzione, per evitare sprechi e allo stesso tempo per risparmiare, senza rinunciare alla qualità dei prodotti artigianali.
Diminuiscono, invece, i consumi di biscotteria e pasticcini: al posto di diplomatici e bignè, le famiglie della Penisola per i pranzi importanti scelgono dolci alle creme o American Style: complici i tanti programmi tv che insegnano ad armeggiare con pasta di zucchero, formine e attrezzi da pasticcere, le ‘scenografiche’ torte a 2-3 piani con decorazioni e glassa colorata sono ormai immancabili per ricorrenze e grandi occasioni, come matrimoni, lauree e anniversari.
Tutti pazzi per i bakery cafè
Tutti pazzi per i bakery cafè
A far crescere la passione degli italiani per i dolci artigianali sta contribuendo l’espansione dei cosiddetti bakery cafè, i “panifici-caffetterie” di origine americana che negli ultimi anni hanno conquistato il Belpaese, soprattutto le grandi città come Milano, Roma, Napoli. Locali accoglienti, dallo stile caldo e informale, dove gustare cibi dolci e salati preparati all’interno del loro laboratori con ingredienti di elevata qualità. A metà tra bar e panetterie, offrono di solito menu ‘ibridi’ con specialità italiane e anglosassoni, proponendo pane e michette appena sfornati, cornetti, plumcake e dolci secchi, ma anche muffin, pancakes, cupcakes, bagels (panini morbidi a forma di ciambella, cotti prima in acqua e poi in forno), torte ricche come la red velvet (composta da tre strati di Pan di Spagna rosso farciti con crema alla vaniglia, al burro o al formaggio) o la cheesecake. E poi toast, panini e club sandwich, focacce, uova strapazzate con bacon, insalatone. A frequentare i bakery cafè sono soprattutto i giovani tra i venti e i trent’anni, che li scelgono per la colazione, classica o all’inglese, per il brunch della domenica, o ancora per una pausa pranzo o un aperitivo diversi dal solito.