Un viaggio avventuroso nello Yucatan o alla scoperta delle meraviglie della Grande Barriera Corallina? Una fuga romantica a Parigi o un soggiorno all’insegna del completo relax sulle spiagge della California? Non importa dove abbiate deciso di trascorrere le vacanze, da quest’anno non sentirete più la nostalgia della cucina made in Italy. Una neonata app firmata Gambero Rosso, infatti, è pronta a guidarvi nella ricerca dei migliori locali italiani oltreconfine.
Da oggi, nella numerosa famiglia delle applicazioni sviluppate dalla prestigiosa casa editrice – “Formaggi e vini”, “Sua Eccellenza Italia”, “Italian Food”, per citarne solo alcune – c’è un membro in più: si chiama “Ristoranti italiani del mondo” ed è una vera e propria mappa che localizza 365 ristoranti sparsi in 40 Paesi nei cinque continenti, disponibile per iPhone e iPad (in italiano e inglese) e scaricabile gratuitamente dall’Apple Store. Realizzata in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la nuova app vuole essere uno strumento utile per i nostri connazionali all’estero ma intende anche valorizzare il ricchissimo patrimonio enogastronomico dello Stivale sfruttando le potenzialità del web 2.0.
Ma quali sono i criteri secondo i quali un ristorante può essere definito a pieno titolo “italiano”? Innanzitutto l’impiego di prodotti tipici, che “devono assolutamente essere nostrani”, come chiarisce il Gambero Rosso, e utilizzati per dar vita alle ricette della tradizione. Largo quindi a Parmigiano Reggiano, pasta, salumi, formaggi, olio extravergine di oliva e a “tutto quel che rappresenta l’identità gastronomica del nostro paese”. Ma anche la capacità di combinare ingredienti autoctoni – come l’agnello gallese, allevato nel Regno Unito e presente da dieci anni sul mercato italiano, il pollo di Bresse (Francia) o il pesce di altri paesi del Mediterraneo – per realizzare pietanze “coerenti con la nostra cucina”.
Presentata lo scorso 30 luglio alla Città del Gusto del Gambero Rosso, a Roma – uno spazio di oltre 8mila metri quadrati sulle rive del Tevere sede di convegni, laboratori, corsi –, Ristoranti italiani nel mondo riunisce le location più esclusive e le trattorie a gestione familiare, le pizzerie e le catene che restano fedeli alla cultura gastronomica della Penisola.
E poi le filiali internazionali dei nomi dell’alta cucina – Antonino Cannavacciuolo, Davide Scabin, Pietro Parisi, Giancarlo Perbellini –, i locali di noti chef italiani che hanno scelto di trasferirsi all’estero – Adriano Baldassarre, Nino Graziani, Giorgio Locatelli – e quelli di coloro che italiani non sono, ma che hanno fatto dell’italianità a tavola il loro segno distintivo – come il tedesco Heinz Beck e la francese Annie Feolde.
Insomma, in qualunque posto vi troviate, che sia in America o Asia, in Europa o Australia, per mangiare una specialità di casa nostra vi basterà selezionare sullo schermo dell’ iPhone o dell’iPad il Paese e la città – usufruendo eventualmente della funzione “near-by” per trovare il locale più vicino – e vi apparirà la scheda del ristorante con i dati anagrafici, il prezzo medio, la mappa con il percorso, i contatti e la valutazione del Gambero Rosso.