Un anno sostenibile. Il 2014 è arrivato e con esso le previsioni che riguardano tutti gli ambiti della vita quotidiana, a cominciare dall’alimentazione. Le tendenze gastronomiche dei prossimi dodici mesi indicano un’attenzione crescente verso l’ambiente: tra gli scaffali del supermercato e nei negozi sotto casa cercheremo cibi nutrienti, a prezzi contenuti e possibilmente biologici o che non danneggino il territorio.

A questo dato se ne aggiunge un altro: sulle tavole italiane arriveranno prodotti presenti da tempo – in alcuni casi da millenni – oltreoceano, mentre fuori dai confini nazionali cominceranno ad apprezzare alimenti che nel nostro Paese consumiamo da sempre.

Ed ecco i 7 protagonisti della cucina del 2014, sia in Italia che all’estero.

Sardinen1. Pesce azzurro

Costa poco e fa bene. Per questo i nutrizionisti hanno rivalutato la sua importanza nell’alimentazione quotidiana. Dato il prezzo decisamente ragionevole, alici, sarde, sardine, aguglie, sgombri e sciabole resistono alla crisi e sono gli unici prodotti ittici a non risentire del calo dei consumi di pesce nella Penisola. Versatili in cucina, sono un’autentica fonte di benessere: contengono, infatti, sali minerali, fosforo, ferro, iodio, vitamine A e B e Omega 3 – acidi grassi che abbassano il livello di trigliceridi nel sangue prevenendo il rischio di malattie cardiovascolari.

gluten free2. Farina e pasta senza glutine

Il numero delle persone affette da celiachia è in aumento costante nel mondo e in Italia, con ben 600mila casi stimati. Di conseguenza, è in crescita la produzione e la vendita di farine e pasta prive di glutine, la proteina che provoca l’intolleranza, presente nel frumento, nella segale, nel farro, nell’orzo e in altri cereali meno noti, come spelta, kamut e triticale. Sono gluten free – e riconoscibili dal marchio “spiga barrata” dell’Associazione Italiana Celiachia – le farine di riso, mais, ceci e grano saraceno, con le quali è possibile preparare in casa pane, focacce e altri prodotti da forno.

Seamless texture with spices and herbs3. Spezie indiane

Nel nostro Paese 60 famiglie su 100 le acquistano regolarmente e preferiscono agli aromi classici, quali pepe e zafferano, sapori orientali come curry, cumino, sesamo e curcuma. Sperimentare con le spezie, dando un tocco etnico a piatti tipicamente italiani come pasta e risotti, è una moda che si è diffusa soprattutto tra le giovani generazioni, complice i numerosissimi blog culinari presenti sul web.

quinoa semi4. Quinoa

L’anno che si è appena concluso è stato dedicato dalla FAO a questa pianta appartenente alla famiglia degli spinaci e delle barbabietole, ma considerata un cereale a tutti gli effetti per la forma dei chicchi – simili al miglio – e l’elevato contenuto di amido. Nel 2014 l’ONU continuerà a promuoverne la coltivazione nei Paesi in Via di Sviluppo – data la sua capacità di adattamento a terreni aridi e alla siccità – e a incoraggiarne il consumo in Europa: essendo un alimento “sostenibile”, che richiede pochissime cure per crescere, la quinoa può salvaguardare infatti l’alimentazione delle generazioni future. In Italia è possibile acquistarla presso le Botteghe Altromercato.

 

pancakes5. Pancake

La colazione americana che sta conquistando il Bel Paese. Simili alle crèpe ma più alti e dal diametro più piccolo, i pancake sono arrivati da noi grazie a McDonald’s e a Fabbri, protagonisti della campagna pubblicitaria delle salse dolci, tra cui quella d’acero, con la quale sono tradizionalmente serviti negli USA.

Lacinato kale on a wooden cutting board6. Cavolo nero

Ricco di fibre, luteina, vitamine B, C e K, calcio e manganese, usato da sempre nella cucina toscana, dove è protagonista della ribollita e di gustose zuppe invernali, il cavolo nero è sbarcato in Gran Bretagna. Gli inglesi non lo acquisteranno però da noi, ma lo coltiveranno direttamente nelle campagne del Lincolnshire, nelle Midlands Orientali, ribattezzandolo con il nome di “Kale”.

sidro7. Sidro

Secondo Baum+Whiteman, società newyorkese di ricerca e consulenza che anticipa i trend gastronomici del pianeta, il 2014 sarà l’anno del sidro, un alcolico ottenuto dalla fermentazione delle mele. Diffusissimo nei Paesi anglosassoni, dove la leggenda vuole che sia nato oltre 2000 anni fa, sta ottenendo un successo crescente negli USA, così come altre bevande a bassa gradazione alcolica.

 

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