Miele e marmellata, zucchero, frutta fresca e secca, che contengono zuccheri semplici; pane pasta, per la quota di carboidrati; carne bianca, che apporta amminoacidi essenziali soprattutto nell’età dello sviluppo; pesce azzurro e olio extravergine d’oliva, ricchi di Omega 3; latte, dall’azione ‘calmante’. Per proteggere il cervello femminile e tenerlo ‘in forma’ ci sono alimenti che non possono mancare nell’alimentazione quotidiana. Se ne è parlato il 15 settembre a Expo, nel corso del convegno “Donne, cibo e cervello: la mente a tavola”, organizzato dalla Fondazione Atena Onlus, impegnata nella promozione della ricerca nel campo delle neuroscienze.
Mantenere la concentrazione al lavoro o nello studio, apprendere nuove nozioni, o semplicemente ricordare un episodio specifico della propria vita: ogni attività giornaliera è collegata al benessere della mente. Che ha bisogno di essere stimolata con un costante esercizio mentale, come ha spiegato Giulio Maira, Presidente della Fondazione Atena Onlus e docente di Neurochirurgia all’Humanitas di Milano e al Campus BioMedico di Roma: “Come la ginnastica fortifica i muscoli, così l’attività mentale rafforza il cervello. Bene la meditazione, la lettura, un buon riposo, un po’ di sano movimento senza troppi sforzi”. A tutto questo però è necessario affiancare “un’alimentazione equilibrata e leggera, l’ideale è la dieta mediterranea. Specialmente per le persone non più giovani una buona memoria si conserva riducendo il rischio di arteriosclerosi, limitando il consumo di grassi, soprattutto di origine animale, mangiando frutta e verdura, cereali e legumi”.
In particolare, secondo il Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione Pietro Migliaccio, intervenuto alla mattinata, ci sono dieci cibi che si rivelano preziosi per il cervello delle donne, perché dotati di caratteristiche nutrizionali che preservano e potenziano le facoltà mentali. Indispensabili soprattutto nella delicata fase della menopausa, quando il corpo femminile è sottoposto a grandi cambiamenti, sono indicati però anche nell’età evolutiva e in quella adulta. Ecco quali sono: