grow the futureAbbiamo acquistato al mercato i piselli freschi? Con i baccelli, invece di buttarli via, prepariamo una gustosa salsina per i crostini, lessandoli e frullandoli insieme a qualche cucchiaio di panna o besciamella. Approfittando delle offerte al supermercato abbiamo fatto scorta di alimenti che difficilmente riusciremo a consumare prima della scadenza? Condividiamoli con i vicini di casa. E con l’acqua con cui abbiamo lavato frutta e verdura innaffiamo le piante del nostro balcone. Questi suggerimenti per uno stile di vita senza sprechi arrivano dal portale Grow the future, lanciato a fine aprile da Syngenta – gruppo mondiale che opera nell’agribusiness per lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile – per la terza edizione dell’omonima iniziativa, nata per sensibilizzare i cittadini a un utilizzo consapevole delle risorse idriche e alimentari.

Se nelle due edizioni precedenti l’azienda si è rivolta agli alunni degli istituti agrari della Penisola, con percorsi didattici dedicati al rapporto tra agricoltura e ambiente, nell’anno di Expo Syngenta ha pensato a un pubblico più eterogeneo, i consumatori, invitandoli a dare il proprio contributo per “nutrire il Pianeta”. Nel mondo ogni anno oltre 270mila tonnellate di cibo, lungo tutta la filiera agroalimentare, finiscono tra i rifiuti: l’obiettivo di Grow the future è ridurre la quantità del cibo sprecato nelle case italiane – l’ultimo tassello della catena – attraverso consigli utili, che possono essere facilmente seguiti da tutti.

Semplici gesti per una vita green

A casa, sul posto di lavoro, a scuola, al supermercato: ovunque è possibile mettere in pratica i suggerimenti di Grow the future, che non riguardano soltanto il cibo, ma anche la raccolta differenziata, il risparmio energetico – spegnere la luce se in camera non c’è nessuno, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti –, la scelta di saponi e detersivi nel formato ricaricabile o di sacchetti biodegradabili.

Frutta in frigoriferoE i gesti green in cucina? Per far durare a lungo la frutta e la verdura il consiglio è di riporle nel ripiano più basso del frigorifero, che ha una temperatura più fredda, e di tenere ben puliti frigo e freezer per farli funzionare al meglio; dopo aver utilizzato il sedano per il brodo, il soffritto o il pinzimonio, la base può essere piantata per far nascere una nuova pianta; le bucce delle patate fritte da scarto si trasformano in croccanti chips graditissime ai più piccoli; la mollica di pane raffermo, mescolata a uova, formaggio grattugiato e prezzemolo dà origine a golose polpette – una ricetta antispreco che le nostre nonne conoscevano bene; per conservare la farina – specialmente nel periodo estivo quando aumenta il rischio di ‘ospiti’ sgraditi – l’ideale è riporla in barattoli di vetro a chiusura ermetica.

E, ancora, quando si pranza a mensa – un suggerimento per i giovanissimi ma non solo – meglio evitare di riempire troppo il vassoio se non si è sicuri di riuscire a mangiare tutto, mentre quando si va al supermercato è bene aver pianificato i pasti dell’intera settimana e avere la lista della spesa a portata di mano: in questo modo sarà più facile acquistare solo il necessario senza farsi tentare da snack e altri prodotti in mostra sugli scaffali.

 

Azioni due volte virtuose

Gli utenti possono registrare le loro buone azioni antispreco cliccando sul tasto ‘fatto’ e poi condividerle su Facebook, entrando a far parte della community “More with less” formata da consumatori attenti, e incoraggiando così altre persone a vivere in modo sostenibile.

E su Grow the future ogni comportamento virtuoso ha un valore doppio: al raggiungimento di 5mila azioni, Syngenta devolve 5mila euro alla Fondazione ASVI, una Onlus che lavora da oltre quarant’anni nei Paesi poveri con progetti di cooperazione allo sviluppo, nel campo dell’agricoltura, dell’acqua e della sicurezza alimentare. A due mesi dal lancio dell’iniziativa è già stato centrato un importante obiettivo, con oltre 5.300 gesti antispreco compiuti: la prima donazione sarà destinata al progetto “Biodiversità e nutrizione nell’area del Mediterraneo”, con attività di formazione agricola in sette scuole a indirizzo agrario del Libano, per insegnare ai ragazzi del posto nozioni e tecniche per impiegare al meglio le risorse della loro terra.

 

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