Il Senatore Cappelli, l’Ardito e il Gentil Rosso, tre antiche varietà di grano ormai quasi scomparse, e il Melograno Grosso di Faenza, che può raggiungere i due chili di peso. E poi il pregiato Olio di Brisighella, fruttato e aromatico, e il vino rosso Centesimino, dal sapore intenso ed equilibrato. Sono le eccellenze che nascono nelle campagne attorno a Oriolo dei Fichi, un piccolo nucleo abitato a pochi chilometri da Faenza, dove gli agricoltori locali stanno attuando da alcuni anni un importante progetto di valorizzazione della biodiversità, recuperando coltivazioni a lungo dimenticate, per la creazione di una filiera alimentare sostenibile.
Sabato 7 e domenica 8 novembre questi e gli altri prodotti pregiati del territorio saranno protagonisti della seconda edizione di “Grani e melograni”, evento organizzato dall’Associazione per la Torre di Oriolo, in collaborazione con l’ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) e la Comunità del cibo di Oriolo, con il patrocinio del Comune di Faenza. Una due giorni di convegni, laboratori e incontri con gli agricoltori, ma anche di degustazioni e mostre-mercato per assaggiare le delizie di questo angolo di Romagna, che si svolgeranno nella suggestiva cornice della Torre di Oriolo, un’imponente costruzione del XV secolo oggi di proprietà dell’associazione omonima e del comune di Faenza.