“Meglio essere gourmand o gourmet? Il primo è un mangiatore compulsivo che gode ingurgitando cibo. Il secondo un fine conoscitore che riflette e attiva il giudizio critico mentre porta la forchetta alla bocca”.
“La differenza tra i due generi è stata fatta per la prima volta da Anthelme Brillat-Savarin nel suo La fisiologia del gusto (1825), testo fondamentale per chi voglia leggere il cibo in chiave sociale” scrive Gianluca Biscalchin, giornalista, critico enogastronomico e illustratore, nella prefazione del suo originalissimo Prêt-ˇà-ˇgourmet. “È il gastronomo francese a distinguere le due attitudini dei mangiatori per passione. Il gourmet è colui che sa “cogliere il particolare sapore della coscia sulla quale la pernice si è appoggiata nel sonno. Con il rischio però di troppo tecnicismo e derive integraliste che allontanano dal piacere. Il gourmand invece è il ghiottone, che scollega le sinapsi quando arriva un arrosto fumante e addenta la coscia della suddetta pernice. Ma la beata ignoranza rischia di non rendere completo il suo godimento. Temo di far parte della seconda categoria. Ma senza vantarmene. Per questo ho pensato di intraprendere un viaggio con tutti quei lettori che si sentono gourmand ma che vorrebbero saperne di più. E diventare, alla fine, gourmet felici”.
“Il gourmet” – scrive ancora Biscalchin nel suo libro – “è il risultato di una selezione naturale. Dopo aver percorso in lungo e in largo la penisola (e poi la Francia, la Spagna, l’Inghilterra, la Scandinavia) ha sviluppato un apparato digerente fornito di quattro stomaci, come le mucche”.
Il libro è un originalissimo viaggio nel fantastico mondo della cucina, intesa come luogo della preparazione ma anche da un punto di vista sociale e culturale, tra tradizione e innovazione, per aiutare a districarsi tra luoghi comuni e verità a chi piace mangiare e a chi piace cimentarsi ai fornelli.
Arricchito dalle infografiche disegnate dall’autore delle ricette di alcuni dei più noti chef italiani e internazionali come “La minestra maritata di pesce” di Gennaro Esposito, “L’insalata di barbabietole” di Paul Bocuse, “L’arca di Noè” di Massimo Bottura, “La melanzana arrosto” di Miko Romito o il “Tuorlo d’uovo marinato” di Carlo Cracco.
Prêt-ˇà-ˇGourmet è molto più di un libro, quasi un manuale: è un vero e proprio percorso iniziatico arricchito dai consigli di grandi chef, sommelier, maître, critici gastronomici e guru del mangiar bene. È inoltre una gastroguida puntellata di ironia per muoversi con disinvoltura nei templi dell’alto palato, o per cercare di migliorare la nostra qualità alimentare.
Cosa sapere, cosa fare e cosa evitare per diventare gourmet ed entrare nella gastrosociety senza fare brutte figure. Come riconoscere e degustare il vino, come comportarsi in un ristorante stellato, come capire se la cucina d’avanguardia è veramente buona e quali sono le ultime tendenze in campo culinario, il tutto senza farsi fregare. E ancora, chi sono i foodies, cos’è l’alta cucina, cosa scegliere al mercato, come non fare gaffe al ristorante, come scegliere un vino e non far brutte figure, ma anche come sono disposte le posate a tavola. Insomma un vero e proprio vademecum.
Il libro nasce sull’esperienza di Cibology, il blog di Gianluca Biscalchin, che è possibile seguire anche sul suo sito personale www.gianlucabiscalchin.it.
Il libro
Prêt-ˇà-ˇgourmet
Gianluca Biscalchin
Pagine 120
Prezzo € 19,00
Editore Mondadori