A fine estate nelle trattorie e nelle case friulane compaiono gli gnochi de susini, grossi e morbidissimi gnocchi di patate farciti con un ripieno di prugne fresche, zucchero e un pizzico di cannella, che dà loro un profumo intenso. Conditi con una delicata salsina di pangrattato rosolato nel burro fuso, nonostante il sapore dolce non vengono serviti soltanto come dessert ma anche come primo piatto, accanto alle altre sostanziose specialità regionali, per esempio il frico, una frittata fatta con i formaggi di Malga e Latteria prodotti sulle Alpi Carniche, e la mesta, una tenerissima polenta di farina di mais e segale, cotta con burro, latte e ricotta affumicata.
Diffusi in particolare tra Gorizia e Trieste, i deliziosi gnocchi vengono preparati tra gli ultimi giorni di agosto e i primi di ottobre, quando nei mercati friulani si trovano le prugne nere più piccole e zuccherine e l’aria sulle montagne carsiche comincia a diventare frizzante: l’ideale è gustarli davanti al camino acceso nelle prime serate fredde, accompagnati da un bicchiere di Verduzzo, un vino bianco corposo e leggermente dolce, con note di vaniglia.
Origini austriache
Questo piatto è profondamente radicato nella cultura gastronomica triestina e goriziana, tanto che nelle due città è diffusa una curiosa credenza: un ragazzo può essere considerato un adulto quando riesce a mangiare più gnocchi di suo padre!
La golosa specialità arrivò in Friuli a partire dai primi decenni del Novecento, quando il territorio si trovava sotto il dominio austro-ungarico: non a caso, tra le pietanze più note della cucina austriaca troviamo i Marillenknödel, gnocchi dolci ripieni di albicocche secche. Lungo il confine sloveno dell’Impero, in una zona ricca di pruneti, ebbe origine la variante con le prugne e la ricetta comparve per la prima volta ne La cucina triestina di Maria Stelvio, giornalista e insegnante appassionata di gastronomia, che nel 1927 raccolse le preparazioni tipiche della sua terra per tramandarle alla figlia Augusta.
In Friuli oltre venti tipologie di gnocchi
Quella con le susine non è l’unica tipologia di gnocchi presente in Friuli: nella regione si contano oltre venti ricette diverse, dalle più comuni con le patate o gli spinaci nell’impasto, alle più golose, con condimenti a base di burro e noci spezzettate, o ancora di cacao, uva passa, cannella e ricotta affumicata. Tra le versioni più conosciute compaiono gli gnocchi di pane (simili ai canederli del Trentino), insaporiti con formaggio Latteria e speck; di semolino (gries in dialetto); di polenta, un piatto del riciclo fatto con la polenta avanzata, e di Sauris, impastati con ritagli del pregiato crudo affumicato, prodotto nell’omonimo comune delle Dolomiti friulane.
La ricetta degli gnocchi di susine
Per 6 persone
Ingredienti
Per gli gnocchi
1 kg di patate
250 gr di farina
1 uovo
30 gr di burro
Sale q.b.
Per il ripieno
1 kg di prugne fresche
Zucchero semolato
1 pizzico di cannella
Per il condimento
100 gr di burro
80 gr di pangrattato
Cannella e zucchero q.b.
Procedimento
Lessate le patate in acqua salata, ancora calde pelatele e passatele allo schiacciapatate. Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, mettete al centro le patate, l’uovo, il burro e un pizzico di sale. Lavorate gli ingredienti ottenendo un impasto morbido che farete riposare per un’ora circa a temperatura ambiente (è possibile unire anche una puntina di lievito per dolci).
Nel frattempo tagliate a metà le prugne, eliminate il nocciolo e inserite all’interno un po’ di zucchero e cannella. Riprendete l’impasto e dividetelo in palline del diametro di circa due centimetri; mettete al centro di ogni pallina una prugna e richiudetela.
Preparate il condimento facendo rosolare il pangrattato nel burro. Cuocete gli gnocchi in acqua bollente salata, tirateli fuori quando salgono a galla e adagiateli in un piatto da portata. Conditeli con la salsa di burro fuso e pangrattato, completando a piacere con una spolverata di zucchero e cannella.