Quattro donne non più giovani e il figlio di una di loro riuniti attorno alla tavola, sulla quale troneggia lei: una succulenta lasagna. È la scena clou di Pranzo di Ferragosto, pellicola del 2008 scritta, diretta e interpretata da Gianni Di Gregorio. Il piatto scelto per un rovente 15 agosto nella Capitale non è proprio un inno alla leggerezza, eppure rispecchia appieno la tendenza degli italiani, che anche nel giorno più caldo dell’anno prediligono un menu all’insegna della tradizione.
Il pranzo di ferragosto con amici o parenti è un momento irrinunciabile per molti, per gustare le specialità della cucina regionale in compagnia dei propri cari. Nonostante il gran caldo la consuetudine è quella di consumare pietanze “impegnative”, cucinate con le proprie mani, da portare con sé per un picnic nelle apposite aree attrezzate o direttamente sui prati, meta prediletta delle famiglie.
Se per il pranzo in spiaggia ci si orienta verso cibi leggeri, come insalate di riso e macedonie di frutta, il 15 è considerato un giorno di festa a tutti gli effetti, da onorare abbandonandosi ai piaceri della tavola. Via libera quindi a pasta al forno – proprio come nel film di Di Gregorio –, parmigiana di melanzane, peperoni ripieni, zucchine farcite e pomodori col riso, da mangiare comodamente all’aperto e ottimi sia caldi che freddi. E per finire con una nota rinfrescante l’immancabile fetta di anguria, possibilmente trasportata nella borsa frigo, nella quale si mantiene fredda e compatta.
Molti decidono poi di festeggiare il ferragosto con la classica grigliata, con bistecche di manzo, costolette di agnello, costine di maiale e salsicce, formaggi, pesce e ortaggi, accompagnati da un buon bicchiere di vino; il barbecue con gli amici è un must anche tra i più giovani, che però spostano la location – dal prato alla spiaggia – e il momento del pasto – dal pranzo si passa alla cena in tarda serata, di solito dopo la giornata trascorsa al mare.
Tutti in campagna
Non sono pochi, tuttavia, coloro che a ferragosto preferiscono non mettersi ai fornelli ma rilassarsi completamente con un abbondante pranzo fuori casa. In questo caso ci si indirizza verso gli agriturismi – che vantano un ottimo rapporto qualità/prezzo – e i poderi di campagna, dove assaggiare specialità preparate “come si faceva una volta”, utilizzando esclusivamente prodotti tipici e locali. Come conferma il sondaggio di Coldiretti/Ixe sulle scelte dei nostri connazionali in ferie, “il 36 per cento degli italiani in vacanza nell’estate 2014 quando mangia fuori è attratto dalla cucina a chilometri zero per la quale è disposto a pagare di più, mentre un altro 29 per cento la preferisce solo a parità di costo”.