shutterstock_295021058In questo periodo dell’anno si trovano con facilità nei banchi dei mercati e dei supermercati i fagiolini, detti anche tegoline o cornetti. Ce ne sono di varie qualità: i classici bobis, verdi e carnosi , quelli gialli di Rocquencout, l’anellino di Trento che è un po’ arrotolato e striato di viola e anche quelli sottili e molto lunghi, quasi come spaghetti, detti “stringa”. Qualità diverse e tutte da provare.

shutterstock_503244802Fanno parte della famiglia dei legumi, ma sono un po’ particolari, infatti a differenza di fagioli, ceci e piselli, nel caso dei fagiolini si mangia anche il baccello e non solo i semi interni e vengono considerati e utilizzati come semplici ortaggi. Anche le proprietà nutrizionali dei fagiolini li differenziano dagli altri legumi perché più poveri di proteine e carboidrati. shutterstock_243274690Sono ricchi di fibre e per questo grandi alleati in caso di stitichezza. Sono anche un’importante fonte di calcio, spesso vengono abbinati al sesamo, anche questo ricchissimo dello stesso elemento, per un contorno ottimo per le ossa .

Possono diventare un secondo leggero e salutare abbinati cubetti di feta e gherigli di noce. Un contorno saporito con della croccante pancetta affumicata saltata in padella. Sono un ingrediente immancabile della pasta al pesto cucinata come vuole la tradizione ligure insieme alle patate. Anche in Toscana fanno parte della cucina tipica e di solito si gustano con i pomodori o con i pelati, ma in questo caso, per seguire con attenzione le regole della tradizione, i fagiolini vanno cotti direttamente con il pomodoro, dopo aver preparato un soffritto di sedano carote e cipolla o scalogno e magari qualche cucchiaio di acqua, ma non vanno mai sbollentati prima del passaggio nel pomodoro, si perderebbe gran parte del sapore del succulento contorno e, al solo pensiero, i Toscani DOC sicuramente inorridirebbero!

 

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